Ma non finisce qui. Numeri alla mano, il sistema dei voucher mostra tutte le sue
debolezze dando ragione al presidente
Boeri, che lo ha definito “la nuova frontiera del precariato”. Tanto per cominciare, il voucher non è affatto un grande “
successo”: certo
i numeri sono in crescita esponenziale, ma “i valori assoluti del fenomeno in esame rimangono
modesti, rispetto alla dimensione complessiva della
domanda di lavoro”. Passando poi all’identikit di chi li riceve, per l’Inps
non si tratta di persone che hanno già unimpiego fisso e tentano di arrotondare, ma piuttosto di lavoratori precari che non riescono a sbarcare il lunario. “Chi pensa che il lavoro accessorio sia rilevante come secondo lavoro di soggetti
già ben presenti e inseriti nel mercato del lavoro, con un rapporto di impiego ben strutturato, non trova certo conforto nei numeri – spiega l’Inps -. Possiamo anzi sostenere tranquillamente che è
fuori strada: ovviamente la fattispecie esiste – con riferimento sia a
dipendenti pubblici che
privati – ma è lungi dall’essere quella dominante o anche, semplicemente, maggioritaria”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/05/voucher-lo-studio-inps-girone-infernale-che-non-fa-emergere-il-nero-servono-solo-a-tenere-basso-il-costo-del-lavoro/3074836/