di Angelo Gerosa.
Nei giorni scorsi, impegnati nelle ultime battute della campagna elettorale, non abbiamo riportato l’amara notizia della morte di Vittorio Rieser.
Ce ne scusiamo con i lettori.
Vittorio era un compagno torinese conosciuto sopratutto da chi ha militato nella “vecchia” nuova sinistra e nel sindacato per la costanza e per la competenza con cui ha saputo indagare la realtà sociale nei suoi innumerevoli risvolti.
Vittorio, è stato un dirigente del movimento operaio di grande capacità e di raro disinteresse per la carriera politica. Cariche elettive ed incarichi, anche prestigiosi, sempre rifiutati per dedicarsi a tempo pieno all’inchiesta operaia. Dai mitici “Quaderni Piacentini” ad oggi.
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