di Giorgio Oldrini.E’ una delle vicende che mi hanno assillato di più in questi anni, la tragica fine di Vittorio Arrigoni, rapito, torturato, assassinato in Palestina non dai suoi nemici naturali, gli israeliani, ma da militanti estremisti di Hamas, cioè figli di quel popolo che lui aveva deciso di difendere fino in fondo. Mi ha spesso angustiato pensare cosa deve essere passato nella sua mente in quelle ore tragiche e definitive del suo rapimento, tortura e morte per mano per così dire “amica”. Ora si scopre che i suoi assassini, dopo un processo farsa, sono stati presto liberati da Hamas ed uno sarebbe morto combattendo nelle file dell’Isis a Mosul. Un altro sfregio per mano ritenuta “amica”. Povero ragazzo, tante volte tradito e assassinato.