Viterbo: autovelox-truffa per fare cassa, indagati prefetto e vice
Sotto inchiesta anche i manager di «Safety21» e Postetributi. L’apparecchio in un lungo rettilineo di una provinciale con il limite di 50 chilometri orari
di Fulvio Fiano
Concussione e abuso d’ufficio
L’inchiesta ipotizza concussione e abuso di ufficio e coinvolge da indagati il prefetto e vice prefetto, l’ex direttore della Polizia stradale, una funzionaria della Provincia e i manager delle società appaltatrici. Strada statale 311, la Nepesina, che collega Monterosi a Civita Castellana. Qui l’associazione temporanea di imprese formata da Safety21 e Postetributi (gruppo Poste Italiane) ottine nel luglio 2014, senza gara, l’affidamento del servizio. Il prefetto Antonella Scolamiero (accusato di concussione con il suo vice Francesco Tarricone) decide l’installazione degli autovelox basandosi su una relazione tecnica dell’ufficio viabilità della Provincia, diretto da Flaminia Tosini (abuso d’ufficio) che ha lo scopo dichiarato di prevenire gli incidenti, anche se, come detto, incidenti non ce ne sono.
Acquisiti gli atti e i documenti
Concorrenti nell’abuso, secondo i pm Stefano D’Arma e Massimiliano Siddi, coordinati nelle indagini dal procuratore Alberto Pazienti, sarebbero Gianluca Longo, amministratore delegato di Safety21 e il presidente Domenico Mazzilli, già prefetto e direttore della polizia stradale della Tuscia. Indagati nella stessa società anche il direttore commerciale Paolo Tommasini, il responsabile dello stesso settore, Maurizio Bonissi, e il direttore sviluppo di Postetributi, Renato Del Balzo di Presenzano. Nelle sedi delle imprese -che hanno vinto appalti analoghi in altre province – la procura ha acquisto atti e documenti.
Le indagini
Ma nella richiesta di proroga indagini, partite sei mesi fa grazie alle intercettazioni di un’altra inchiesta, viene sottolineato un altro dato che sa forse di beffa. L’appalto per il Celerity riconosce alle ditte che lo dano in affitto 41 euro per ogni infrazione rilevata, mentre la Provincia che dovrebbe farci cassa intasca in molti casi solo 28 euro dalle multe (limite di velocità superato di non oltre i 10 chilometri orari, pagamenti entro i 5 giorni). Negli accordi, la Nepesina doveva fare da apripista al sistema Celeritas su altre strade del viterbese. L’inchiesta ha fermato tutto.
fonte: il Corriere della sera
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_18/viterbo-autovelox-truffa-fare-cassa-indagati-prefetto-vice-b5765dc2-fd20-11e4-b490-15c8b7164398.shtml