mio commento: la salute è importante e trovo equilibrato il fatto di non fumare in presenza di bimbi e donne incinte. Non mi pare una decisione popolare quella di eliminare i pacchetti di sigarette da 10. Ciò sembra una ulteriore piccola limata alla libertà di scelta e un sicuro un aumento dei costi per le famiglie. Il proibizionismo è tornato di moda? I divieti fioccano insieme ai doveri e agli oneri. Di diritti se ne parla talmente poco che cominciano a sparire. Mario Piromallo
Fumo, via libera del Cdm: diventa vietato in auto con bimbi e donne incinte
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo proposto dal ministero della Salute sui prodotti a base di nicotina. Spariscono i pacchetti da 10 sigarette, ritenuti più accessibili ai giovani, e arrivano le immagini shock sulle confezioni per disincentivare il consumo. Il rivenditore che vende a minorenni rischia multa da mille e 4 mila euro
di MICHELE BOCCI
Stop al fumo in auto se a bordo ci sono bambini o donne incinte e via alle immagini shock sui pacchetti di sigarette. Il governo ha approvato il decreto legislativo proposto dal ministero della Sanità per inasprire le regole riguardanti il commercio dei prodotti a base di nicotina, anche per rispettare la “direttiva tabacco” europea. La novità più importante è forse quella delle foto di persone ricoverate in ospedale e dei particolari di corpi malati accanto a scritte come “Il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene” e “il fumo uccide”. Ben il 65% del pacchetto sarà coperto da immagini e avvertimenti, contro il 30-40 ora dedicato alle fresi circondate da un bordo nero.
A breve, inoltre, spariranno le confezioni da 10, perché si ritiene che siano più appetibili per i giovani grazie al costo ridotto. Per la stessa ragione i sacchetti di tabacco sfuso da arrotolare non possono pesare meno di 30 grammi. Non si potranno introdurre sul mercato sigarette, e tabacco da arrotolare, che contengano aromi come mentolo, vaniglia, spezie o additivi vari perché tendono a dare l’impressione di essere meno dannose.
Il decreto prevede anche il divieto di fumare in auto quando ci sono bambini o donne incinte, nonché nelle “pertinenze esterne” dei reparti pediatrici degli ospedali e degli istituti di ricerca e delle ginecologie e ostetricie e neonatologie.
Chi commercia deve fare molta attenzione all’età di chi ha davanti. È tenuto infatti a chiedere il documento di identità se ha dei dubbi sull’età dell’acquirente e se per caso vende a una persona con meno di 18 anni va incontro a una sanzione da 1.000 a 4.000 euro e alla sospensione di tre mesi della licenza. Se il fatto si ripete, la sanzione pecuniaria raddoppia e la licenza viene revocata.
Stretta anche sulle e-cig, che non possono essere vendute ai minorenni e devono essere dotate di requisiti di sicurezza come chiusure a prova di bambino e di manomissione. Nel foglietto delle istruzioni devono essere indicate controindicazioni e avvertenze, oltre ad informazioni sugli effetti nocivi e sulla capacità di indurre dipendenza e tossicità. E sulle confezioni va scritto, appunto: “Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori”.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2015/10/12/news/fumo_via_libera_cdm_a_divieto_in_auto_con_bimbi_e_donne_incinte-124933816/?ref=HRER3-1