La società Demopolis ha pubblicato un’interessante ed aggiornatissima ricerca demoscopica sugli elettori a 5 stelle che, per certi versi, ribalta alcuni luoghi comuni.
Ad esempio la convinzione che l’elettorato 5 stelle starebbe scomponendosi: dei circa 9 milioni di votanti delle elezioni politiche di 24 febbraio ben il 81% oggi riconfermerebbe la preferenza. L’altro 19% solo in minima parte (6%) passerebbe ad altri partiti in quanto la maggioranza si asterrebbe.
Anche l’idea di un voto in maggioranza strappato alla sinistra non trova conferma: il 40% degli elettori 5 stelle si dichiara ne di destra ne di sinistra, il 23% si dichiara di destra e “solo” il 34% di sinistra.
Per concludere l’estrazione sociale. Qui lo studio conferma quanto già noto: il 38% è disoccupato o precario, il 35% operaio, 24% lavoratore autonomo.
Un profilo da partito “proletario” che pare di grande significato ma sfugge ai commentatori politici.
Come Nordmilanotizie nei mesi scorsi abbiamo pubblicato la mappa geopolitica realizzata dell’Istituto Cattaneo all’indomani del voto del 24 febbraio commentando come il colore del 5 stelle pareva riempire l’Italia operaia lasciando le grandi città “terziarie” al centrosinistra ed il sud “assistito” al centrodestra. Un’ipotesi che sembrerebbe confermata dal recente studio della società Demopolis.
Angelo Gerosa