Vendola: sostegno alla Grecia

OXIgeNO_750x325_WebsiteImage-300x300

Vendola: le elite Ue vivono come una minaccia l’esercizio della democrazia. Domenica l’iniziativa di Sel OXIgeNO

Una delegazione di Sel composta dal suo presidente Nichi Vendola, dai due capigruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris, insieme al coordinatore nazionale e deputato Nicola Fratoianni e i parlamentari Michele Piras e Massimo Cervellini saranno ad Atene sabato per portare un messaggio chiaro al popolo greco e al suo governo: stiamo dalla vostra parte perché questo referendum riguarda tutti noi.

Inoltre la presenza di Sel a sostegno della Grecia sarà visibile in molte piazze d’Italia. Il 5 luglio infatti sarà giornata di mobilitazione. L’iniziativa si chiama OXIgeNo (Oxi significa no in greco) e prevede banchetti e gazebo in molte città italiane. «Abbiamo già banchetti e gazebo previsti in tutta in Italia, finora in 84 città, metteremo le urne per strada e proveremo a fare contemporaneamente due cose: informazione obiettiva» sulla questione greca «ai cittadini italiani con articoli, opinioni e dati; e permetteremo a tutti i cittadini di esprimere la propria opinione, mettendo nell’urna un pensiero per il popolo greco. Il referendum non riguarda solo Atene, infatti, ma tutti noi». Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, Elisabetta Piccolotti , responsabile Comunicazione di Sel. Presenti alla Conferenza Stampa Nichi Vendola e Arturo Scotto.

Il premier Matteo Renzi «strepita in Italia sull’austerity, poi quando va in Germania» fa quello che gli dice Angela Merkel. Anche per questo una «saremo sabato, domenica e lunedì in Grecia per un viaggio programmato da tempo. Un mese e mezzo fa infatti il gruppo parlamentare Sel ha stipulato un accordo di amicizia e collaborazione con il gruppo di Syriza, su temi fondanti come la corruzione e la questione del debito.  Quindi la nostra presenza, nonostante quanto scritto da alcuni quotidiani, non è una gita o un carrozzone». Ha dichiarato il capogruppo Arturo Scotto  «Da questo passaggio può nascere una nuova Europa e può arrivare un’opportunità anche per l’Italia», ha aggiunto Scotto.

Nel corso della conferenza stampa Nichi Vendola non ha risparmiato critiche a Renzi. «Un premier come il nostro, che non conosce il crisma del voto democratico, un premier non eletto e non votato dal popolo giudica prima un azzardo e poi un errore il referendum che era una delle promesse elettorali scritto nel programma di Salonicco, un programma politico-elettorale che Tsipras aveva fatto al popolo greco».

«Non era mai successo – ha aggiunto  – che l’Italia avesse una posizione così subalterna nei confronti della Germania, è difficile trovare dei precedenti». Secondo il leader Sel «Renzi spesso viene associato a Craxi o Andreotti: ma su questa materia loro due non si sarebbero mai genuflessi alla Merkel come ha fatto ieri Renzi, in uno dei momenti più brutti della nostra storia politica. È stato un tradimento nei confronti dei popoli dell’Europa meridionale, di ciò che tutte le sinistre d’Europa in questi anni hanno auspicato: abbattere il muro dell’austerità». Ma non bisogna confondere la posizione di Sel con quella di Lega Nord, Fratelli d’Italia o Movimento 5 stelle, ha precisato Vendola, aggiungendo: «Com’è possibile che l’Europa rischi di saltare per aria per una questione che non ha un’entità apprezzabile? Nello spread tra rata non pagata (del governo greco al Fondo monetario internazionale: 1 miliardo e 700 milioni) e risorse bruciate dalla borsa il giorno dopo(oltre 284 miliardi), si capisce che siamo di fronte a una gigantesca questione politica: bisogna disarcionare il legittimo governo della Grecia perché punirne uno serve ad educarne 27».

Ad un giornalista che gli chiedeva se con la convocazione del referendum Tsipras non rischiava di farsi un autogol. Vendola ha replicato: «Tsipras e la sua parte politica decidono comunque di sottoporre al vaglio del popolo la scelta. Questo è per me un primo elementi incredibile: in Europa il ricorso alla volontà popolare viene guardato con fastidio, viene rappresentato come un impaccio, un impedimento, una complicazione. Forse questo è il primo elemento che già ci fa intravedere qual è la natura della crisi che viene dall’Europa, oggi ci sono elite dirigenti che vivono come una minaccia la democrazia».

Sulla presenza di Beppe Grillo ad Atene, Vendola ha spiegato:  «Tutti quelli che pensano che l’austerity sia un’infinita catena di dolore, tutti coloro che testimoniano la necessità di un altro modello di Europa, danno una mano a una causa giusta», la battaglia portata avanti dal governo Tsipras. Ma solo «se vanno con questo spirito e non per piantare bandierine».

«Quello di Atene non è un referendum Europa Si, Europa No. Ma si chiede di scegliere tra una Eruopa feroce che impone per ragioni finanziarie la violazione dei diritti umani, o una Europa che metta al centro la dignità delle persone, con i loro diritti civili ed umani. Quanto sta accadendo non è un problema finanziario, ma politico. Per cheto andiamo ad Atene che la culla dell’Europa» ha concluso Vendola.

Sinistra Ecologia Libertà ha aderito inoltre a tutte le manifestazioni unitarie che in questi giorni si stanno tenendo e si terranno in Italia a sostegno della Grecia.

fonte: Sel

http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/vendola-le-elite-ue-vivono-come-una-minaccia-lesercizio-della-democrazia-domenica-liniziativa-di-sel-oxigeno/