“Ho molto rispetto per Bersani tuttavia quella casa, il Pd, è antropologicamente, geneticamente, un organismo modificato ed è una casa antropologicamente cambiata”. Così il leader di Sel, Nichi Vendola, ha risposto a Pier Luigi Bersani, che oggi ha precisato di non volere abbanonare il Pd perché il partito – ha sottolineato – è “casa mia”.
“Il partito della nazione, che evocava Renzi, serviva ad archiviare definitivamente le categorie di destra e di sinistra in modo tale che la lotta politica si svolgesse tra vecchio e nuovo, tra moderno e arcaico, tra veloce e lento – ha detto a Caserta a margine dei lavori di Human Factor – questa è una mistificazione della realtà perchè non tutte le cose vecchie e lente sono brutte e pessime”. Vendola ribadisce che con “Renzi si va verso una direzione sbagliata che è quella per cui il nuovo che piace è lo stesso che piace a Confindustria ed è quello che impedisce a Renzi di svolgere il suo ruolo in Europa”.
Il presidente della regione Puglia ha quindi inviato un messaggio a tutta l’opposizione interna del Partito democratico. “Se la sinistra Pd si accontenta di vivere nello spazio del penultimatum rischia di essere un soggetto incomprensibile al Paese che chiede qui ed ora risposte diverse”. Quindi un pensiero anche al progetto che sta nascendo intorno a Maurizio Landini: “Giusto che tante sinistre, nel sociale e nella politica, provino a movimentare la scena, a ricordare cosa significa veramente alternativa”.
(l’huffingtonpost)