Vendola Grillo e le telefonate fantasma

La storia delle telefonate “fantasma” di Nichi Vendola a due senatori del Movimento 5 Stelle assume i contorni del giallo o della farsa a seconda della prospettiva. Questi i fatti: ieri sera il senatore grillino Francesco Campanella pubblica su Facebook un post in cui dichiara: Oggi mi ha chiamato Vendola. Mi ha fatto i complimenti per la mia scelta su Grasso e mi ha manifestato disponibilità ad accogliermi nelle fila della maggioranza laddove Grillo mi cacciasse, aggiungendo che lui non è in vendita e che la telefonata lo ha profondamente offeso. Sempre su Facebook, ha risposto poco dopo Nichi Vendola, negando la telefonata anche perché lui non sapeva neppure chi fosse il senatore Campanella: Purtroppo non sapevo dell’esistenza del senatore Francesco Campanella del M5S, che farnetica di una mia presunta telefonata per proporgli di entrare in Sel. Penso che sia stato vittima di uno scherzo. Lo appuri subito e mi chieda scusa, altrimenti lo porterò in tribunale, dove dovrà risarcirmi per una diffamazione così ridicola e patetica. Non sono un venditore né un compratore di onorevoli senza onore. Uno scherzo telefonico, dunque, anche se fino a quel momento nessuno si era fatto avanti per rivendicarlo. Lo farà poco dopo, sull’onda del clamore suscitato: si tratta di quelli de La Zanzara di Radio 24 (qui la registrazione). Nel frattempo, forse inconsapevole dello scambio di accuse tra Vendola e Campanella, un altro senatore grillino fa la medesima accusa: si tratta di Michele Giarrusso, che dice di aver ricevuto identica telefonata dal leader di Sel. Il quale risponde: questa mattina anche il senatore Giarrusso (M5S) riferisce di aver ricevuto una mia telefonata. Anche da lui mi aspetto le scuse, in caso contrario ne risponderà in tribunale.
Poco fa il senatore Campanella, evidentemente imbarazzato, si è giustificato dicendo “non so se era uno scherzo, al telefono sembrava Vendola”. Poteva benissimo verificare, prima di rendere pubbliche accuse così infamanti. E intanto, sul sito di Sel, la vicenda viene sintetizzata così: 1) Vendola, ieri sera alle ore 22.30 ha così replicato: “Purtroppo non sapevo dell’esistenza del sen. Campanella, che farnetica di una mia presunta telefonata per proporgli di entrare in Sel. Penso che sia stato vittima di uno scherzo. Lo appuri subito e mi chieda scusa: non sono un venditore ne un compratore di onorevoli senza onore. In assenza di scuse porterò il suddetto Campanella in tribunale, dove dovrà risarcirmi per una così ridicola e patetica diffamazione” 2) questa mattina – prosegue il portavoce di Vendola – anche il sen. Giarrusso da’ notizia di aver ricevuto una telefonata di Vendola. Anche in questo caso, il leader di Sel aspetta le scuse, in caso contrario il sen. Giarrusso dovrà risponderne in tribunale 3) poco fa il sen. Campanella, evidentemente imbarazzato, si giustifica dicendo “non so se era scherzo, al telefono sembrava Vendola”. Il sen. Campanella poteva benissimo verificare, c’erano modi e tempi per farlo, prima di rendere pubbliche accuse infamanti. 4) Nichi Vendola aspetta ancora le scuse dei 2 parlamentari del M5S
In tarda mattinata spunta la precisazione del senatore Campanella: “Apprendo che l’onorevole Vendola dichiara di non avermimai chiamato. Ho ricevuto da un ‘numero privato’ lunedi’ 18 una telefonata di una donna che mi chiedeva di potermi passare al telefono il ‘presidente Vendola’, dopodiche’ al telefono ho parlato con un uomo con la stessa cadenza e le stesse caratteristiche di pronuncia che avevo sentito in televisione all’onorevole Vendola”. Ma per le scuse ancora niente.
Se Giarrusso non replica, Campanella fa un passo indietro e chiede scusa, ma peggiora la situazione. In mattinata infatti ammette che forse non ha parlato con il vero Vendola, ma poi nel pomeriggio garantisce: “Ho parlato al telefono con Vendola, ci siamo chiariti”. Ma anche stavolta Vendola nega, e tramite il suo ufficio stampa rilascia questa dichiarazione: Siamo ben oltre il ridicolo: Nichi Vendola non ha mai parlato questa mattina con il sen. Campanella. Forse è ora che qualcuno chieda scusa e concluda questa sceneggiata grottesca Campanella ha fatto bingo, facendosi beffare per la seconda volta: quest’ultimo scherzo è stato rivendicato da Rds.