Nichi Vendola – L’Huffington Post. Che cos’è stata la piazza di sabato se non una grande, nuova, forte domanda di politica? Quella politica assente, distante, in questi anni di crisi, umiliata dalle oligarchie dominanti della finanza e dall’inettitudine di tanta parte della sue stesse classi dirigenti, riemerge dal profondo di un dolore sociale dove il lavoro diventa pura merce e il diritto il lusso di una parentesi democratica che si vuole sempre più restringere.
Patetica appare la volontà di descrivere le donne e gli uomini, i giovani che si riprendono finalmente la voce, come la nobile resistenza che si contrappone all’innovazione che procede veloce verso il nuovo. Il gioco dell’inganno sorretto mediaticamente disvela invece, dinanzi al bisogno di futuro espresso dal popolo di quella piazza, la ben diversa realtà di un governo che asseconda la continuità con quelle politiche fallimentari che hanno ridotto il welfare a monetizzazione compassionevole e disintegrato il lavoro a precarietà esistenziale.
Ora quella piazza, specchio di tanta parte del Paese, chiede che una nuova politica si metta in sintonia con il tempo. E il tempo è adesso quello di dare vita ad una rappresentanza politica nuova capace di indicare e praticare un’alternativa, che ponga al centro della propria cultura e azione di governo l’estensione dei diritti e la creazione di lavoro. Per questo obiettivo, ragione stessa della nostra origine e mai come ora così urgente e così maturo, Sinistra Ecologia Libertà è pienamente disponibile.
Mi rivolgo a tutti coloro che condividono e sostengono le ragioni di quella piazza affinché insieme si individuino le forme e le pratiche di quel nuovo inizio che essa indica a chi, nella politica come nella cultura, nell’associazionismo e nei movimenti come nelle singole soggettività, sente la responsabilità di una risposta all’altezza di questa diffusa aspettativa. Non è una partita che si gioca nelle segreterie di un partito.
E’ la scommessa che riguarda il destino e il futuro del paese, il suo profondo bisogno di un cambiamento reale delle politiche di questi anni drammatici, che si carica delle speranze di una generazione che non vuole perdere se stessa nell’epifania degli annunci e nella disillusione del giorno dopo. E’ una scommessa, una sfida, questo ci dice quella piazza, che dobbiamo raccogliere e che possiamo vincere.
Nichi Vendola – L’Huffington Post