Un papa comunista e pure eretico?

La grande innovazione di cui Papa Bergoglio si fa ora paladino sta nel dire che i poveri bisogna amarli e aiutarli e che poi andranno in paradiso, ma che devono alzare la testa e combattere qui e oggi, su questa terra e in questo tempo. E nel chiedere ai movimenti, e cioè alla politica, di farsi carico di generare i processi necessari.

Già parecchi hanno cominciato minacciosamente a chiamare Bergoglio «comunista in tonaca bianca». E sono in 62 ad accusare Papa Francesco di eresia… diversi membri della Chiesa, fra cui sacerdoti ed ex funzionari, e professori universitari…Fra i nomi più conosciuti l’ex presidente dello IOR (la cosiddetta “banca vaticana”) Ettore Gotti Tedeschi, il vescovo svizzero Bernard Fellay e Roberto de Mattei, ex vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del governo italiano.

L’accusa di “eresia” è molto pesante nel mondo cattolico, e indica qualcuno che rifiuta la dottrina della Chiesa nonostante si dichiari cattolico: che venga rivolta al Papa, e da persone così rilevanti nel mondo cattolico, non ha precedenti nella storia recente!

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