mio commento: la repressione non è l’unica arma da utilizzare per questa piaga della società attuale. Ritengo che l’assenza dell’Educazione Civica tra le materie di insegnamento e il peggioramento sociale galoppante della vita che sono costretti a condurre moltissimi cittadini, troppi, sono tra le cause principali dei fenomeni di violenza e vandalismo che viviamo costantemente nel nostro paese. Inoltre se a ciò, aggiungiamo la crisi pluriennale che provoca la mancanza di lavoro, l’impoverimento delle classi più deboli e il consumismo sfrenato, si ottiene un cocktail esplosivo. Lo so che è facile denunciare che non va bene nulla, molti infatti si fermano lì. Io faccio un passo per provare a dettare una soluzione. Secondo me, deve essere inserita nuovamente la materia “Educazione Civica” nelle scuole primarie. Quindi dalla scuola materna fino alla superiore ritengo necessario l’insegnamento di questa materia ormai vitale. Inoltre anche chi insegna deve essere tenuto informato su ciò che trasferisce ad alunni e studenti tramite corsi di aggiornamento periodico. Per cominciare direi che da fare c’è proprio molto. Auspico un’attuazione pronta da parte delle istituzioni preposte. Mario Piromallo
Trenord, vandali e violenti sui treni dei pendolari: ora a bordo salgono le guardie giurate
Possono chiedere i documenti di identificazione, ma non sono armati. Entrano in servizio a partire dal 1° febbraio al posto dei 200 vigilantes schierati dopo l’aggressione con il machete contro il capotreno
di ILARIA CARRA
Guardie giurate a bordo dei treni regionali. Terminata la sperimentazione dei 200 vigilantes con funzioni per lo più di assistenza al personale avviata ad agosto, dal 1° febbraio a bordo dei convogli dei pendolari lombardi e nelle stazioni entreranno così in servizio operatori più qualificati e accreditati in Prefettura. Tra le loro mansioni, rientra anche la richiesta di documenti d’identità ai passeggeri.
E sui treni saliranno le guardie giurate, non armate e in un numero ancora da definire, che potranno anche procedere a identificare i passeggeri, una mansione che finora a bordo potevano svolgere la Polfer e le forze dell’ordine e che la Lega in Regione aveva chiesto fosse estesa anche ad altri. La stretta di Trenord vuole essere anche una risposta agli oltre duemila casi, solo nel 2015, di atti vandalici, aggressioni ed episodi di microcriminalità. Casi che includono oltre cento vetri rotti alla settimana e 153mila metri quadri di graffiti cancellati (contro i 121 del 2014 e i 97mila del 2013). Gli ultimi episodi risalgono a domenica pomeriggio, quando ignoti hanno divelto 13 sedili sul Milano-Piacenza e li hanno buttati dai finestrini. E un gruppo che lunedì mattina, dice Trenord, ha distrutto otto vetri del treno Maloja.