Tasse, la stangatina

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Dal caffè alla birra fino ai distributori automatici, agli investimenti e alla giustizia. Il nuovo anno si è aperto con una raffica di aumenti che i gli italiani spesso non si accorgono nemmeno di pagare.

Vi siete goduti la fine del 2013 con un buon bicchiere di birra, magari assaporando il gusto di una sigaretta elettronica o, per i forzati da lavoro, bevendo un caffè alla macchinetta del vostro ufficio? Tutto questo nel 2014 vi costerà di più. Si tassano soprattutto i vizi nel Belpaese, più facile rastrellare soldi per l’erario senza provocare rivolte e così con il nuovo anno arriva qualche brutta sorpresa.

AUMENTANO LE TASSE SU BIRRA E ALCOLICI. Un primo aumento delle accise su birra e alcolici è già scattato il 10 ottobre 2013. Ma il decreto istruzione dello scorso autunno prevede ora un secondo ritocco. Dal primo gennaio le accise sono aumentate da 2,66 a 2,70 euro per ettolitro e per grado-Plato, unità di misura della birra; da 77,53 a 78,81 euro per ettolitro per prodotti alcolici intermedi; da 905,51 a 920,31 euro per ettolitro per l’alcol etilico. Non finisce qui, perché il decreto sulla cancellazione della seconda rata Imu sull’abitazione principale farà scattare un altro rincaro dal primo marzo: sulla birra, per esempio, l’accisa salirà ulteriormente a 2,77 per ettolitro e per grado-Plato.

CAFFE’ PIU’ SALATO. Con i rinnovi dei contratti di somministrazione la pausa caffè è più costosa al distributore automatico: l’aliquota è aumentata infatti dal 4% al 10%. Stessa sorte per gli snack e le bevande vendute tramite macchinette presenti, tra l’altro, in ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme e altri edifici destinati alla collettività.

VANNO IN FUMO LE SIGARETTE ELETTRONICHE. Dopo una lunga battaglia la lunga mano del Fisco arriva anche alle sigarette elettroniche, con un’imposta di consumo al 58,5% del prezzo di vendita. Praticamente, su un incasso di 100 euro, ben 58,5 finiranno nelle casse dell’Erario. L’amministrazione finanziaria manterrà uno stretto controllo poi sui prezzi praticati dai rivenditori: ogni “commerciante” autorizzato dovrà comunicare all’agenzia delle Dogane-Monopoli il listino praticato su sigarette elettroniche (comprese le monouso), le ricariche e le parti di ricambio. Stesso discorso anche per le eventuali variazioni tariffarie.

GIUSTIZIA PIU’ CARA. Avviare una causa civile costerà molto di più. Si passa infatti dagli 8 euro previsti fino al 31 dicembre agli attuali 27, da pagare comodamente con una marca da bollo. I diritti vengono pagati al momento del deposito dell’atto introduttivo della lite: è il caso della citazione a giudizio o del ricorso vero e proprio. Saranno più cari anche gli esami per diventare avvocato, notaio e magistrato. La legge di stabilità introduce un contributo di 50 euro agli esami per legali, notai e per l’accesso in magistratura. Gli avvocati che, invece, aspirano a esercitare il patrocinio nelle giurisdizioni superiori dovranno pagare un importo di 75 euro.

NASCE IL BOLLO PER DOCUMENTI ON LINE Anche la digitalizzazione ha i suoi costi: è arrivato un tributo fisso di 16 euro sugli atti e provvedimenti degli organi dell’amministrazione dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni, loro consorzi e associazioni, delle comunità montane e delle unita sanitarie locali rilasciati per via telematica anche in estratto o in copia dichiarata conforme all’originale a coloro che ne abbiano fatto richiesta. Il decreto attuativo in arrivo entro il prossimo 30 giugno stabilirà le modalità per il pagamento per via telematica dell’imposta di bollo anche attraverso l’utilizzo di carte di credito, di debito o prepagate.

fonte: Cadoinpiedi.it
http://www.cadoinpiedi.it/2014/01/03/tasse_la_stangatina.html#anchor