Taranto: un’altra morte bianca

Taranto, è morto dopo quattro giorni di agonia l’operaio dell’Ilva ustionato dalla ghisa

Alassandro Morricella aveva 35 anni e lunedì sera era rimasto coinvolto in un grave incidente sul lavoro nello stabilimento pugliese. Lascia due figli piccoli e la moglie

E’ morto dopo quattro giorni di agonia Alessandro Morricella, il dipendente 35enne dell’Ilva di Taranto rimasto gravemente ustionato lunedì sera in un incidente avvenuto nell’altoforno 2. II lavoratore, dopo un breve passaggio dall’ospedale Santissima Annunziata, era stato trasferito d’urgenza la sera stessa al Policlinico di Bari, ma le sue condizioni sono sempre rimaste gravissime.

Morricella stava eseguendo un controllo della temperatura della ghisa quando è stato investito da una fiammata mista a getti di ghisa. Aveva riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. Sull’incidente la Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta affidata al sostituto procuratore Antonella De Luca. Diverse le persone già interrogate per ricostruire la dinamica dell’incidente, che potrebbe essere avvenuto per un anomalo accumulo di gas nell’impianto. Ma ci sono altri punti da chiarire: per esempio, non sarebbe stata ritrovata la cover che il personale addetto a queste operazioni nell’area di colata solitamente indossa.

Lo Spesal dell’Asl mercoledì scorso ha effettuato un sopralluogo nell’area dell’altoforno 2 e ha imposto all’Ilva prescrizioni di sicurezza da attuarsi nell’arco di 60 giorni. Dopo l’incidente all’Ilva ci sono state 24 ore di sciopero. Morricella, sposato e padre di due figli, viveva a Martina Franca, in provincia di Taranto.

fonte: La Repubblica

http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/06/12/news/ilva_dopo_quattro_giorni_di_agonia_e_morto_l_operaio_ilva_ustionato_dalla_ghisa-116713097/