Milano: tangenti la passione per i binari in casa dell’ex dg di Ferrovienord

Tangenti, la passione per i binari in casa dell'ex dg di Ferrovienord: le consulenze al figlio
Il cantiere per le linea di collegamento tra i due terminal di Malpensa al centro dell’inchiesta (fotogramma) – immagine da La Repubblica

Tangenti, la passione per i binari in casa dell’ex dg di Ferrovienord: le consulenze al figlio

Il padre di Davide Lonardoni, finito nell’inchiesta della procura di Milano, è stato per dieci anni al vertice dell’azienda ferroviaria. L’arrestato assunto da una controllata del Gruppo quando andò in pensione

di MATTEO PUCCIARELLI

Si vede che, come il padre, condivide(va) la stessa grande passione per treni e binari. Uno degli arrestati nell’inchiesta sugli appalti pubblici in Lombardia, Davide Lonardoni, responsabile dei servizi di Ingegneria della Nord-Ing, società di Ferrovienord, è figlio di Dario Lonardoni. Ovvero, fino a tre anni fa e per ben dieci anni, direttore generale di Ferrovienord. L’assunzione del figlio, spiegano fonti interne all’azienda, è avvenuta nel periodo in cui il papà è andato in pensione. E sempre per Ferrovienord, ma prima della sua “immissione in ruolo”, Lonardoni junior avrebbe avuto alcune consulenze, controfirmate da Lonardoni padre.

Malpensa, la linea che dovrà collegare i due terminal

Oggi Lonardoni senior fa il politico. Si è candidato a sindaco con una lista di centro a Saronno pochi mesi fa, mentre adesso è assessore ai Lavori pubblici della giunta di centrodestra. Entrambi i Lonardoni, poi, condividono la militanza nel Rotary. “Condivido in modo naturale lo spirito del servire e del vivere insieme senza protagonismo”, scrisse Lonardoni papà riferendosi al suo essere rotariano. Mentre il figlio è stato responsabile delle “Nuove generazioni” nel club di Milano Cordusio. Uscio e bottega con la sede di Ferrovienord, insomma.

Nord-Ing srl “è la società del gruppo dedicata alla progettazione di opere ferroviarie. Fornisce inoltre supporto alla direzione Lavori e si occupa degli adempimenti riguardanti le norme sulla sicurezza e il collaudo statico”, si legge sul sito fnmgroup.it. Districarsi dentro il corpaccione di Ferrovie Nord Milano – guidata dal leghista Andrea Gibelli – non è semplicissimo. Fnm infatti è dentro la mobilità ferroviaria grazie al suo 50 per cento di Trenord, a metà con Trenitalia. Poi c’è Ferrovienord, che gestisce i 300 chilometri di rete di Fnm ed è responsabile delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura ferroviaria, comprese le attività finalizzate al potenziamento della rete o all’attivazione di nuovi impianti.

C’è pure Fnm autoservizi spa, che invece effettua il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Milano, Como, Varese e Brescia, e in provincia di Como con “Asf autolinee”, di cui detiene il 49 per cento delle quote attraverso la controllata Omnibus Partecipazioni. Venne costituita nel 1986 per scorporare le attività di Fnm nel settore ferroviario da quelle relative alla mobilità su gomma. Ma l’elenco è ancora numerose. Per il trasporto merci, c’è la partecipazione in Db Shenker, seconda azienda di trasporto merci in Italia e prima società ad aver sfruttato la liberalizzazione del trasporto merci su ferro in Italia.

Per “gestire gli aspetti tecnologici all’interno del gruppo”, dal marzo 2012 Nordcom “opera sul mercato dell’Ict come System Integrator e Solution Provider in partnership con Telecom Italia”. Poteva mancare il ramo energia? “Nord Energia spa è stata costituita nel 2003 in joint venture con l’azienda elettrica ticinese (Aet) per la gestione commerciale dei diritti relativi alla linea di interconnessione Mendrisio-Cagno”. Infine, c’è il car sharing di E-vai: “Società che effettua l’analisi e l’ottimizzazione dei parchi auto di grandi imprese e pubbliche”. Ma a capo di tutte quante, in cima in cima, c’è sempre e solo lei: Regione Lombardia.

fonte: La Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/04/news/tangenti_in_lombardia-149047072/