Tangenti: arresti al ministero dei Lavori pubblici

Tangenti, blitz del Ros: arresti al ministero dei Lavori pubblici

L’inchiesta della procura di Firenze che coordina la maxi operazione dei carabinieri ha portato in carcere l’ex super-dirigente Ercole Incalza. Gli altri sono gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza. Gli indagati sono oltre 50, fra loro anche politici. Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle Grandi opere. “Valore degli appalti aumentato anche del 40%”

Corruzione, induzione indebita, turbativa d’asta ed altri delitti contro la Pubblica amministrazione, sono alcune delle accuse che hanno portato all’arresto dell’ex super-dirigente del ministero dei Lavori pubblici Ercole Incalza, uno dei quattro arrestati nell’inchiesta condotta dal Ros e dai pm fiorentini Giuseppina Mione, Luca Turco e Giulio Monferini. Gli altri sono gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza. Gli indagati sono oltre 50, fra loro anche dei politici che, sottolinea l’Ansa citando fonti vicine alle indagini, non sarebbero “di primissimo piano”. Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere per quello che i magistrati definiscono un “articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”.

Le ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina a Roma e a Milano da parte dei militari dell’Arma che stanno anche effettuando in diverse regioni un centinaio di perquisizioni di uffici pubblici e sedi societarie riconducibili agli indagati. Uno degli imprenditori arrestati vive a Firenze ed è titolare di una società di ingegneria impegnata in alcuni grandi lavori, come Tav Firenze, City Life e Fiera Milano, Metro 5 Milano, Fiera di Roma, Autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’inchiesta nasce dagli appalti per l’Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l’inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell’Alta velocità del centro-nord Italia ed a una lunga serie di appalti relativi ad altri Grandi Opere, compresi alcuni relativi all’Expo.

“Il Gip non ha ritenuto che sussistessero gli elementi di gravità per contestare l’associazione per delinquere e l’ha rigettata”. Lo ha detto il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, alla conferenza stampa sull’inchiesta. “I principali indagati sono Ettore Incalza, che da molti anni si occupava di grandi opere ai lavori pubblici. Per l’accusa la direzione dei lavori veniva affidata all’ingegner Stefano Perotti per un accordo illecito: Perotti affidava consulenze retribuite a Incalza. Sono stati arrestati anche due loro stretti collaboratori”. Creazzo ha anche aggiunto che tra gli indagati “non ci sono politici”. Il comandante del ros, Mario Parente, ha parlato di costi che “lievitavano anche del 40 per cento grazie a questo tipo di direzione dei lavori”. Creazzo ha inoltre reso noto che “il totale degli appalti affidati a società legate a Perotti è di 25 milioni di euro”.

Ercole Incalza è una figura di primissimo piano nell’ambito del ministero dei Lavori Pubblici. Arrivato nel 2001 come capo della segreteria tecnica di Pietro Lunardi (governo Berlusconi), è rimasto alle Infrastrutture per quattordici anni, attraversando sette governi: è passato attraverso Antonio Di Pietro (governo Prodi), fino a Lupi, con il governo Letta e poi con il governo Renzi. Fonti dell’esecutivo precisano che dallo scorso dicembre non ha più alcun incarico, neppure a titolo gratuito.

Sono 41 gli indagati a piede libero sottoposti a perquisizione, estesa anche agli uffici di società e istituzionali nella loro disponibilità. Tra i luoghi perquisiti – oltre ad uffici della Rete Ferroviaria Italiana Spa e dell’Anas International Enterprises – anche ambienti della Struttura di Missione presso il Ministero delle Infrastrutture, delle Ferrovie del Sud Est Srl, del Consorzio Autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, dell’Autostrada regionale Cispadana Spa e dell’Autorità portuale Nord Sardegna. Alcune perquisizioni sono state svolte con il concorso di personale dell’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti di competenza in materia fiscale. L’esecuzione dei provvedimenti ha interessato le province di Roma, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Padova, Brescia, Perugia, Bari, Modena, Ravenna, Crotone e Olbia.

fonte: la Repubblica
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/03/16/news/tangenti_inchiesta_procura_firenze_arresti_grandi_opere-109609996/?ref=HRER3-1