Lo svolgimento del corteo

Il corteo è partito alle 14 da corso Venezia, sulle note di «Bella ciao», «Fischia il vento» e «Siamo i ribelli della montagna». Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e il segretario del Prc Paolo Ferrero. Per l’occasione, il Pd milanese ha distribuito t-shirt con scritto «1945-2015, Bella ciao, Milano». Le magliette, con la citazione della tradizionale canzone partigiana, sono state indossate dai militanti al corteo da via Palestro a Piazza Duomo. Numerose le bandiere di Rifondazione comunista, Pd, Cgil, e nei pressi un folto gruppo di Emergency. Presente un camion delle associazioni Rom e Sinti a promuovere una raccolta firme per il proprio riconoscimento come popolo. Un gruppo di «no Expo» posizionati a Palestro ha declamato slogan contro l’evento.

Le caricature

Su un carro allegorico guidato da un gruppo di antagonisti sono state esposte le caricature del premier Matteo Renzi e del leader della Lega Matteo Salvini – quest’ultimo rappresentato con un elmo cornuto – con frasi contro il razzismo, l’austerità e le politiche sociali. Arrivato in piazza San Babila, il corteo è stato animato da battibecchi e insulti tra i alcuni partecipanti alla sfilata del 25 aprile e alcuni appartenenti a un gruppo filopalestinese fermi in presidio, tenuti sotto controllo da un cordone di poliziotti in tenuta anti sommossa. Il gruppo di contestatori dello Stato di Israele ha avuto un acceso ma breve confronto verbale con alcuni manifestanti. Agli insulti e alle contestazioni gli esponenti della Brigata hanno replicato con lo slogan «siamo tutti antifascisti», intonando «Bella ciao» e battendo le mani.

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