Non è tempo di sondaggi. Nonostante le onde anomale del PDL e le tempeste interne al PD il governo rimane a galla e siamo in molti a credere che l’Enrico “mangerà il panettone” da Presidente del Consiglio. Ergo non vi sono elezione in vista.
Pare essere rimasto solo il TG di Mentana a commissionare sondaggi e, secondo il rilevamento pubblicato questa settimana, nessun schieramento politico gode di un vantaggio elettorale rassicurante. Una situazione che obiettivamente rafforza le chances del governo.
La coalizione di centro-sinistra viene quotata al 36%, la coalizione di centrodestra al 34,5 % ed il M5S al 17%. Decisamente fuori gioco Monti (4,1%) ed il PRC (1,2%).
Interessante la scomposizione del voto all’interno delle coalizioni principali con il derby a sinistra tra PD (29%) e SEL (5,7%) e la sfida triangolare a destra tra PDL (26,6%), Lega (3,5%) e Fratelli d’Italia (2,3%).
Un quadro veramente singolare: ambedue i principali partiti al governo si presentano in alleanza con partiti dell’opposizione.
Singolarità che teoricamente potrebbe fare il gioco del M5S che, non praticando alleanze, non vive questa contraddizione ma che pare non dispiacere neppure a Berlusconi.
Il Cavaliere infatti, pilotando il ritorno a Forza Italia, sta convincendo il fido Alemanno a transitare in Fratelli d’Italia ed il fido Rotondi a riesumare la vecchia DC. F.I., Lega, Fratelli d’Italia e DC: una quadriglia che foraggiata a colpi dislogan antitasse può portarlo alla vittoria?
Il suo sogno ed il nostro incubo.
Angelo Gerosa