Solo i regimi negano il diritto di cittadinanza

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Simona Maggiorelli – 4 APRILE 2019 – LEFT

Centocinquantamila dicono gli organizzatori. Al di là della disputa sui numeri indubbiamente una marea di donne e uomini hanno manifestato a Verona contro i contenuti clericofascisti del congresso internazionale delle famiglie che ha lanciato anatemi contro l’emancipazione e l’autonomia delle donne.


Con la benedizione di tre ministri della Repubblica nella città veneta è andato in scena un ridicolo circo horror con feti di plastica, croci e finti cilici.


Dio, patria e famiglia, come ai tempi del duce a cui ama alludere Salvini nel linguaggio e nella prassi. Con buona pace dei grillini che, nonostante il teatrino dei continui litigi, tengono ancora in piedi il governo giallonero. Ma la risposta della piazza è stata forte e chiara nel rifiutare gli attacchi alla legge 194 e il tentativo di imporre un’idea religiosa e antistorica di famiglia naturale.

Una marea di persone oggi pretende il ritiro immediato del ddl Pillon che rende più difficile divorziare e vuole mettere la mordacchia alle donne e ai bambini che denunciano violenze in famiglia (additandoli come “manipolatrici” e “manipolati”). Tanto che il sottosegretario Spadafora si è affrettato a dire in tv che quel ddl «verrà archiviato e non andrà mai in aula». Non sa che tra i firmatari ci sono anche deputati dei Cinque stelle? Domanda pleonastica.


Ancora una volta fra i grillini c’è chi prova a fare la foglia di Fico. Ma il giochetto è ormai scoperto. Il Movimento che si autoproclama «né di destra né di sinistra» e anti ideologico, in questo anno di governo, ha contribuito a varare provvedimenti ideologicissimi e di ultra destra. Come la legge Salvini su sicurezza e immigrazione che – fra molto altro – toglie la protezione umanitaria, introduce la revoca della cittadinanza e va contro l’articolo 27 della Costituzione che prevede la presunzione di innocenza. Come la legittima difesa che apre al Far West della giustizia fai da te. Come la mini naja (di cui parliamo su questo numero) e molto altro.

Minacciando fino all’altro ieri anche di introdurre la castrazione chimica come se fosse un mezzo legittimo e utile a fermare eventuali stupratori. La prassi politica di Salvini, abbracciata in toto da Conte e Di Maio, come è ormai chiaro da tempo, punta a indurre una sensazione di insicurezza nei cittadini agitando il fantasma di inesistenti invasioni di migranti, marchiando gli stranieri come un pericolo per i disoccupati e per le donne, cercando con provvedimenti choc di irretire e paralizzare il senso critico e di imbavagliare la corretta informazione che non si stanca di dimostrare dati alla mano – come ostinatamente facciamo ogni settimana – che la maggior parte delle violenze sulle donne e dei femminicidi avvengono in famiglia, e che in Italia vivono più di 5 milioni di stranieri ben integrati e che costituiscono tutt’altro che un pericolo…per continuare a leggere cliccare:
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