Slot, lotto, gratta e vinci: gli italiani giocano tanto. E perdono sempre…BASTA!
mio commento: sono necessari blocchi urgentissimi e decisi al gioco d’azzardo. Le istituzioni hanno l’obbligo di prendere provvedimenti urgenti per bloccare una delle piaghe che nel nostro paese azzerano chiaramente l’esistenza e la dignità di molte persone che vivono della sola pensione e invece gettano nel gioco d’azzardo ciò che serve per il proprio sostentamento. Non possiamo più far finta di nulla e, neanche chi legifera, può nascondersi e latitare. Lo Stato Sociale di Diritto, quindi le condizioni di vita di troppe persone sono seriamente compromessi e lo Stato con le sue istituzioni ha l’obbligo di tutelare i suoi cittadini. Mario Piromallo
Art. 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
di Domenico Affinito
https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/azzardo-slot-lotto-superenalotto-gratta-vinci-italiani-giocano-tanto-perdono-sempre/e9d508d6-65d9-11e9-8d28-170002d143ad-va.shtml?intcmp=exit_page
Il gioco d’azzardo fa male, ma il primo ad alimentarlo è lo Stato. Negli anni si sono moltiplicati: Lotto, Supernalotto, slot, gratta e vinci, giochi on line. Ma, alla fine, chi ci guadagna?
L’azzardo non tramonta mai
Agli italiani piace scommettere. Nel 2017 ci siamo giocati 101,8 miliardi, ma se contiamo che, secondo il Cnr, i giocatori in Italia sono 17 milioni, ognuno di loro ha speso 5988 euro. Il gioco d’azzardo non ha risentito della crisi: oggi si gioca il 20% in più rispetto agli 84,3 miliardi del 2014. Se si torna indietro di dieci anni la crescita è del 241,5%, e si torna al 1993, quando si giocò in un anno l’equivalente di 8,79 miliardi di euro, la crescita è del 1.158%!
Tutto inizia nel 1993
Fino agli inizi degli anni ‘90 c’erano solo Totocalcio, Lotto, Totip e lotterie nazionali. Per chi voleva quale emozione in più c’erano i casinò: quattro in tutta Italia (Campione d’Italia, Sanremo, Saint-Vincent e Venezia) e bisognava andarci pure in giacca e cravatta.Tutto cambia fra il 1993 e il 1994. I governi, Amato prima e Ciampi dopo, sono alla ricerca di nuove entrate per garantire la spesa pubblica…per continuare a leggere cliccare: