di Francesco Muia – Redazione
I sistemi elettorali maggioritari comportano instabilità del sistema Democratico perchè di fatto tagliano la fotografia rappresentativa dei territori nelle circoscrizioni. Con l’ampliamento della base elettorale circoscrizionale si ha una riduzione del numero della rappresentanza elettiva, cioè aumentando il numero dei votanti diminuisce il numero dei votati o dei posti disponibili questo è l’effetto del taglio dei Parlamentari, in quanto il numero dei parlamentari nella Camera dei Deputati è di natura nazionale cioè la percentuale è applicata su base nazionale e non su base Comunale quindi Circoscrizionale, mentre in un sistema proporzionale la percentuale di una possibile soglia potrebbe essere applicata a base Comunale o circoscrizionale e non nazionale nei fatti mitigando il taglio del numero dei parlamentari per la camera dei deputati.
Il Senato, essendo su base regionale, anche esso potrebbe essere calcolato su base proporzionale di circoscrizione. Cosi nei fatti si avrebbe un Parlamento proporzionato a base circoscrizionale territoriale e non nazionale, perchè non si deve dimenticare che solo il 60 percento del corpo elettorale vota e il suo 50 percento governa, la sciando buona parte della nazione senza rappresentanza e in balia dell’antipolitica che nei fatti diventa maggioranza nel paese e con un sistema maggioritario o misto maggioritario questo si aggrava ponendo il sistema a base oligarchica e non Democratico che può essere dato solo se il sistema elettivo è di tipo proporzionale anche se dovesse esserci uno sbarramento del 3 percento o 4 con un correttivo che la percentuale si calcola a base circoscrizionale e non nazionale e regionale il sistema ne sarebbe fortemente più stabile in quanto più rappresentativo.