Di Umberto Billo. Le elezioni politiche del marzo 2013 hanno terremotato ancora di più il fragile equilibrio dei partiti italiani, in particolare di quelli di sinistra e di centro-sinistra, non che quelli di centro destra stiano meglio, ma definire quei soggetti politici come partiti mi sembra un po’ azzardato.
Dopo il congresso, o il quasi congresso del PD, con l’intervento decisivo degli elettori nella scelta del segretario, o forse sarebbe meglio parlare dell’ “uomo solo al comando”, nella persona di Matteo Renzi e con il congresso di SEL che sta andando verso la fase finale a Riccione dal 24 al 26 gennaio, abbiamo avuto la decisione finale del PRC sulla scelta del segretario, della segreteria e della direzione dopo un mese di riflessione del Comitato Politico Nazionale.
Non è facile per un osservatore esterno capire le logiche ed il funzionamento di un partito come il PRC che ha presentato al congresso ben tre diverse mozioni ma sembra diviso in aree politiche e correnti più numerose.
Naturalmente anche il PRC in questo congresso aveva posto come uno dei punti principali dei suoi documenti l’unità della sinistra, anche se, a mio modesto parere, non era chiaro quali partiti e movimenti fossero considerati di sinistra e quindi degni di rispetto e di attenzione, ma in ogni caso la mozione No 1 quella che ha visto assieme in particolare Ferrero e Grassi ha avuto più del 70% dei voti congressuali ma come detto sopra, è riuscita ad eleggere il gruppo dirigente solo dopo un mese.
E qui ahimè il tarlo, o meglio la maledizione del frazionismo e della purezza delle idee ha avuto la meglio, con il risultato di eleggere i gruppi dirigenti con il 45% dei voti, con gli altri componenti il CPN che si sono quasi tutti astenuti.
“E qual dei numi inimicolli?” si chiedeva tanti anni fa Omero dello scontro tra Agamennone (Ferrero???) e Achille (Grassi???), e qui per tornare al 2014 sembra che Ferrero abbia deciso di inserire nella segreteria alcuni dirigenti di una mozione che vietava al PRC di sciogliersi, contestualmente al PDCI, per formare un partito unitario dei comunisti, cosa altamente invisa a Grassi che invece caldeggiava la riunificazione dei due partiti a tappe forzate.
Come risultato finale del congresso di questo partito che nelle intenzioni doveva essere quello del rilancio, dio non voglia che si vada alla formazione di un altro micro partito comunista, in quanto Grassi ha già annunciato per il 18 gennaio una assemblea nazionale della sua area politica, perché ricordo che un altro pezzo del PRC, uscito nel 2008-2009 per costituire Sinistra Critica si è da pochi mesi spezzato in due con il risultato che in questo paese abbiamo ben tre partiti comunisti che si richiamano alla IV Internazionale di Leon Trotskij (il PCL e i due spezzoni di Sinistra Critica) e due che si richiamano alla III internazionale come il PDCI e il PRC, lasciando perdere la miriade di altri partitini come lotta comunista e altri marxisti-leninisti-maoisti che sono qui e là sparsi sul territorio.
Ecco i nuovi organismi dirigenti del PRC:
Segretario nazionale: Paolo Ferrero
(Hanno ottenuto voti Paolo Ferrero 67, Arianna Ussi 19. Votanti 147, Astenuti 54, Schede Nulle 0, Schede Bianche 7)
Segreteria (di cui fanno parte di diritto il segretario Paolo Ferrero, il tesoriere Marco Gelmini e i due coordinatori nazionali dei Giovani Comunisti Anna Belligero e Simone Oggionni):
Maurizio Acerbo
Fabio Amato
Giovanna Capelli
Roberta Fantozzi
Eleonora Forenza
Nando Mainardi
Rosa Rinaldi
Raffaele Tecce
(Votanti: 143. Favorevoli: 70. Contrari: 56. Astenuti:16. Schede Bianche: 1).
Direzione Nazionale (di cui fanno parte di diritto il segretario Paolo Ferrero e i coordinatori nazionali dei Giovani Comunisti Anna Belligero e Simone Oggionni ed a cui è invitato permanente il Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia Gianluca Schiavon):
1 Acerbo
2 Amato
3 Bellotti
4 Bonadonna
5 Borrelli
6 Bottini
7 Bracci Torsi
8 Bregola
9 Campese
10 Cangemi
11 Capelli
12 Cardazzo
13 Cesani
14 Coppa
15 Cristiano
16 Della Vecchia
17 Fantozzi
18 Fioretti
19 Forenza
20 Gelmini
21 Granchelli
22 Grassi
23 Greco
24 Grondona
25 Locatelli
26 Luzzaro
27 Mainardi
28 Marino
29 Marotta
30 Miniati
31 Petrini
32 Piobbichi
33 Rancati
34 Renda
35 Rinaldi
36 Santilli
37 Sgherri
38 Targetti
39 Tecce
40 Ussi
(Votanti per la Direzione Nazionale: 143. Favorevoli: 121. Contrari: 12. Astenuti: 9. Schede Bianche: 1).
Elezioni del Tesoriere nazionale: Marco Gelmini
(Votanti: 143. Favorevoli: 72. Contrari: 30. Astenuti: 40. Schede Bianche: 1)