MANIFESTO DEI VALORI
L’ultimo decennio ha sancito la profonda crisi del modello sociale e di integrazione europeo.
L’attacco globale alle conquiste del mondo del lavoro e la compressione del welfare in favore di un sistema economico neo liberista hanno sacrificato il benessere collettivo sull’altare del profitto, accentuando le disuguaglianze economiche e sociali. Il processo di smantellamento del modello sociale europeo si sta rendendo possibile attraverso una drastica riduzione degli spazi democratici, delle libertà e dei diritti per la maggioranza della popolazione.
Gli effetti di questo processo appaiono evidenti anche nel nostro Paese e, a cascata, in ogni Regione, Provincia e Comune. Una fascia sempre più ampia della popolazione si trova al di sotto della soglia di povertà.
Il posto di lavoro, ormai, non rappresenta più la garanzia per una vita dignitosa.
Il diritto alla casa, a una sanità pubblica di qualità e attenta al cittadino, l’accesso ai servizi socio-assistenziali e all’istruzione sono quotidianamente messi in discussione da politiche economiche che hanno come obiettivo dichiarato quello di garantire il mantenimento dei privilegi, a discapito degli strati sociali più deboli, riducendo ai minimi termini le conquiste e le garanzie ottenute grazie alle lotte del secolo scorso.
Anche il Nord Milano, territorio dal grande passato industriale che fu motore della crescita dell’intero Paese, protagonista nelle battaglie sociali e politiche per l’emancipazione dei lavoratori e dei processi storici più significativi di tutto il ‘900 (a partire dalla lotta per la Liberazione), sta pagando un drammatico prezzo in termini di peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
Pensiamo alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro: nonostante una buona legislazione in materia persistono ancora oggi situazioni inaccettabili e pericolose. La disoccupazione è in crescita ma infortuni e morti bianche restano costanti.
Fattori come il progressivo aumento dell’età pensionabile e la precarietà diffusa sono tra i principali responsabili.
Il fattore determinante nell’impoverimento generale della zona e dei suoi abitanti è stata la scelta da parte della politica nazionale di abbandonare i settori industriali strategici, con la conseguente scomparsa delle grandi e medie aziende che hanno caratterizzato il passato produttivo del nostro territorio.
Il terziario e la grande distribuzione, che rappresentano modelli radicalmente differenti di organizzazione del lavoro, hanno soppiantato, senza riuscire a sostituirlo, gran parte dell’impianto produttivo delle fabbriche.
Il mondo del piccolo commercio, dell’artigianato e anche delle professioni individuali è sempre più sofferente. Esiste un esercito di finte partite IVA orfano di rappresentanza.
Il settore pubblico è ormai il luogo di lavoro con la più alta concentrazione di occupati.
Se per il rilancio dell’occupazione è indispensabile un intervento pubblico forte a livello nazionale, anche i singoli Comuni potrebbero mettere in campo misure volte ad agevolare il ripristino del tessuto produttivo, contribuendo a un incremento dei posti di lavoro e dell’intera economia del territorio.
Per mettere in condizione gli Enti Locali di operare in questa direzione è, però, necessaria una seria discussione sul Patto di stabilità, che con i suoi pesanti vincoli limita in maniera sempre più stringente i margini di intervento dei Comuni.
In un mercato del lavoro in continua mutazione ed evoluzione è necessario mettere a frutto le alte competenze presenti, investendo sull’innovazione e promuovendo la qualità del lavoro.
Abbiamo, infatti, nel nostro territorio due grandi poli Universitari. Si tratta di una risorsa strategica, ma non valorizzata a sufficienza.
Occorre intensificare i rapporti tra le Amministrazioni e le Università, in modo da favorire positive sinergie e progetti con ricadute concrete sul territorio.
Un territorio con grandi potenzialità che, per rispondere al bisogno abitativo conseguente agli ampi flussi migratori del passato, è stato oggetto nei decenni scorsi di una forte urbanizzazione. Oggi, a causa del decremento demografico, è venuta meno la necessità di realizzare nuova edilizia residenziale.
Tuttavia, il bisogno abitativo trova una nuova dimensione sia nel necessario sostegno alle fasce di popolazione più fragili e alle nuove povertà sia in relazione alle nuove esigenze dettate dalla precarietà del mercato del lavoro. Occorre, quindi, ragionare sull’esistente coinvolgendo tutti gli attori che possono svolgere un ruolo attivo sul territorio.
Anche la mancata conversione di buona parte del tessuto produttivo impone una nuova progettualità, di carattere sovracomunale, per la gestione di un importante patrimonio nell’ottica del rilancio economico e ambientale della zona. Prioritaria deve essere la predisposizione di un piano che permetta la riqualificazione delle aree dismesse, volto a garantire alla collettività una migliore fruizione e valorizzazione degli spazi anche come luogo di integrazione e interazione.
A tal fine sono necessari investimenti pubblici per la realizzazione di opere che siano in sintonia con le vocazioni e le istanze specifiche dei territori e che permettano di coniugare la necessità di sviluppo con la tutela e il rispetto dell’ambiente, promuovendo e diffondendo modelli di sviluppo sostenibili su scala sovracomunale.
Tra questi il rafforzamento della rete di comunicazione delle piste ciclabili e l’attenzione costante alla salvaguardia e tutela dei parchi che sul territorio Nord Milano sono state conquistate negli anni.
È, inoltre, fondamentale che le scelte urbanistiche di grande impatto territoriale vedano forme di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza.
Un coinvolgimento che dovrà necessariamente caratterizzare l’azione della nuova Città Metropolitana di Milano, entità che annovera tre le sue finalità istituzionali la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano, la promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione.
Questa storica riforma, che viene da lontano, richiederà nei prossimi anni uno sforzo straordinario da parte di tutti gli attori politici e sociali per permetterne la piena realizzazione.
La Città Metropolitana di Milano è nata, per volontà del legislatore nazionale, come un’istituzione di secondo livello dalla cui formazione i cittadini del territorio sono rimasti esclusi. Fino a oggi, purtroppo, è mancato il coinvolgimento attivo della popolazione. Il nostro obiettivo, al contrario, è di stimolare la massima partecipazione dei cittadini alle azioni e alle scelte politiche e di indirizzo che verranno prese nei prossimi anni.
Proprio a partire da questa istituzione, infatti, Sinistra Nord Milano ritiene necessario un investimento per il futuro. La creazione delle zone omogenee (di cui una sarà proprio il Nord Milano) avrà un forte impatto sui territori, contribuendo a creare un nuovo equilibrio nella relazione tra Milano e il suo Hinterland, in contrasto con il principio di egemonia e centralità del capoluogo che ha fino a oggi caratterizzato i rapporti tra città e periferia. Sotto questo aspetto, la battaglia per la riduzione del costo dei trasporti per chi vive e lavora nella Città Metropolitana dovrà essere un punto fondamentale dell’agenda politica dei prossimi anni.
Riteniamo, inoltre, di promuovere la strada di un coordinamento delle attività di gestione integrata del ciclo dei rifiuti tra le diverse amministrazioni comunali e di intervenire sul territorio superando i particolarismi al fine di trovare soluzioni adeguate a questioni che coinvolgono più Comuni, come i problemi idro-geologici dovuti al passaggio dei corsi d’acqua. Un’azione politica coordinata potrà davvero essere utile se sarà capace di far prevalere la ricerca del Bene Comune ai singoli interessi locali fornendo servizi al cittadino, diminuendo spese, eliminando gli sprechi e accorpando alcune delle funzioni che, a oggi, spettano ai Comuni in un’ottica di economia di scala.
L’obiettivo del Bene Comune sembra essere definitivamente uscito dall’agenda dei governi nazionali.
Le numerose riforme che si sono susseguite in questi ultimi anni vanno decisamente in controtendenza con l’idea di equità, democrazia e partecipazione necessarie per riavvicinare le persone alla vita politica locale e nazionale. Pensiamo alla riforma dell’istruzione, bocciata da tutti gli attori del mondo della scuola, o al jobs act, che accentua la subordinazione dei lavoratori all’impresa introducendo ulteriori deregolamentazioni nei rapporti di lavoro.
Altrettanto pericolose sono, da una parte, la nuova legge elettorale e, dall’altra, la modifica della Costituzione.
Il loro combinato disposto comporterà una concentrazione del potere nelle mani del Presidente del Consiglio e lo slittamento del Paese verso una repubblica presidenziale che, in assenza di contrappesi istituzionali, ridurrà pesantemente gli spazi di democrazia. La creazione dei Comitati territoriali che sosterranno il NO al referendum confermativo sulle modifiche della Costituzione è, quindi, una scelta politica netta che Sinistra Nord Milano assume senza riserve.
Così come non mancherà il nostro convinto impegno nella costruzione sul territorio di battaglie in tema di laicità, diritti civili, inclusione sociale, sostegno alle povertà e integrazione, attraverso un percorso ampio e partecipativo, lavorando al fianco di chi già da decenni sul territorio si batte per il rispetto della dignità umana e per l’eliminazione di ogni discriminazione.
Rivendichiamo con forza il diritto all’autodeterminazione: il riconoscimento della capacità di scelta autonoma e indipendente dell’individuo in materia sessuale e riproduttiva.
La denuncia e il contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere saranno per noi un impegno fermo e costante.
L’accoglienza dei cittadini stranieri, richiedenti asilo e non, ha già visto il nostro territorio in prima fila come presidio di democrazia ed esempio di integrazione positiva. Non vogliamo e non dobbiamo rinunciare a questa esperienza.
Anche la valorizzazione della produzione culturale e artistica è fondamentale per la coesione sociale.
La difesa e la promozione della cultura contribuiscono, da un lato, a creare le condizioni necessarie all’integrazione e, dall’altro, alla conservazione delle identità. In più, come dimostrano alcune realtà del Nord Milano passate da luoghi di fabbriche a nuove “fabbriche di cultura”, essa può diventare un aspetto non secondario per la crescita e lo sviluppo economico del territorio.
Le nostre città vedono un costante aumento delle povertà e delle problematiche sociali.
La vita media si è allungata e i cittadini anziani si trovano spesso ad affrontare da soli molteplici carenze assistenziali, economiche, previdenziali e affettive. Per evitare il rischio di emarginazione che ne deriva occorre trovare nuove modalità di intervento che garantiscano la dignità della persona nel corso di tutta la sua vita.
La dipendenza patologica dal gioco d’azzardo, i casi sempre più frequenti di bullismo a danno dei più fragili e gli episodi di microcriminalità, sono l’effetto di un disagio che non si combatte attraverso l’utilizzo della forza. La vera sicurezza, infatti, può derivare solo da percorsi di inclusione e prevenzione sociale.
Diverso discorso vale per la criminalità organizzata presente anche nel nostro territorio.
Contro di essa la risposta deve essere forte. La nostra attività dovrà concentrarsi sulla maggiore sensibilizzazione possibile della popolazione per contrastare i crescenti tentativi di infiltrazione mafiosa.
Il ripugnante fenomeno della violenza contro le donne, inaccettabile in una moderna società democratica, deve essere combattuto attraverso azioni di prevenzione.
È fondamentale esporre questa violenza e rompere il silenzio, punirla per il crimine che essa è. Bisogna aiutare, proteggere e sostenere le vittime ma ancor più importanti sono le misure che devono essere messe in campo per impedire che questa violenza si manifesti. L’educazione alla parità deve essere promossa attraverso specifici programmi a partire dagli anni di scolarità, per poi proseguire anche al di fuori della realtà scolastica, in modo da garantire a tutte e tutti pari dignità, pari accesso e pari opportunità all’interno della comunità democratica.
Infine, la libertà di espressione è un valore imprescindibile che Sinistra Nord Milano rivendica con forza.
Una libertà sacrosanta che non va però confusa con la promozione di un pensiero di chiara matrice xenofoba e razzista di cui si fanno promotori alcuni soggetti, anche presenti nei principali consessi istituzionali. Sinistra Nord Milano ripudia il fascismo, nelle sue vecchie e nuove declinazioni.
L’antifascismo è, infatti, fondamento del nostro bagaglio culturale. Un principio da promuovere e tramandare attraverso un continuo investimento sulla cultura come elemento unificante, aggregante e ricreativo, che permetterà di consegnare alle generazioni presenti e future gli alti valori legati alla resistenza e alla Costituzione repubblicana, da sempre emblema del territorio in cui viviamo.
Sinistra Nord Milano, attraverso la costituzione di gruppi di lavoro tematici sovracomunali, si occuperà di ascoltare e coinvolgere la cittadinanza.
L’obiettivo è quello di elaborare proposte concrete e condivise da portare sia all’interno dei luoghi istituzionali delle amministrazioni locali che nel territorio, attraverso iniziative politiche che si concentrino nel merito dei contenuti, nel solco dei valori fondativi espressi in questo Manifesto.
Valori che sono il patrimonio di una Sinistra da sempre presente nel territorio, ma che nel tempo ha perso la sua incisività politica a causa di fratture e divisioni. Valori che rappresentano la nostra storia e sono la base sulla quale costruire il nostro futuro. Nasciamo per dare una risposta ai tanti cittadini e cittadine che, pur sentendosi legati ai principi della Sinistra antiliberista, non trovano oggi nel panorama politico locale una proposta capace di rappresentare un’alternativa reale di governo del territorio.
Il percorso che abbiamo davanti dovrà essere largo e inclusivo e si inserirà nel solco del processo nazionale di costruzione del soggetto unitario della Sinistra. Abbiamo obiettivi ambiziosi, radici solide e la volontà di ritornare ad ascoltare e interpretare i bisogni dei cittadini, per tradurli in una proposta politica utile e capace di migliorare concretamente le condizioni di vita e di lavoro, a partire dal Nord Milano.
Sinistra Nord Milano