LA CAMPAGNA DI SINISTRA ITALIANA PER RIBALTARE I LUOGHI COMUNI
Da anni è in corso una vera e propria guerra ai poveri. Altro che lotta alla povertà! Le diseguaglianze sono aumentate a dismisura, chi era ricco è diventato ancora più ricco e milioni di persone si sono impoverite.
Provano a metterci gli uni contro gli altri: ai precari dicono che la colpa è di chi ha un lavoro stabile, ai giovani senza pensione che la colpa è dei pensionati, ai meridionali che la colpa è di quelli del nord, a quelli del nord che la colpa è di quelli del sud, agli italiani che è colpa degli immigrati. Non bisogna cadere nell’inganno: se ci siamo impoveriti, se siamo precari e senza lavoro è perché pochi ricchi e potenti con la complicità della gran parte delle forze politiche hanno indirizzato le scelte politiche a loro vantaggio contro la maggior parte della popolazione. E mentre ci distraggono continuano a toglierci tutto: diritti, reddito, casa, dignità.
È tempo di ribaltare i luoghi comuni e dare un nome a chi ci ruba davvero il presente e il futuro.
Dicono spesso “vengono qui in Italia a rubare”, ma chi sottrae grandi ricchezze al nostro paese spesso sono le multinazionali che attraverso raffinati meccanismi di elusione fiscale: nel 2016 Facebook ha versato al fisco italiano 267.468 euro pari allo 0,11% dei ricavi reali. Si tratta di operazioni legali ma profondamente scorrette, specialmente se raffrontate con le percentuali che paga in Italia un lavoratore, autonomo o dipendente che sia.
Serve impedire questi meccanismi e far pagare di più a chi ha di più e ridurre il carico fiscale sui più deboli e su chi ha meno.
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