Comunicato stampa.
Ennesimo attacco alla rappresentanza sindacale e ai diritti dei lavoratori.
Mercoledì 7 giugno è stato impedito a Sasha Colautti di accedere al proprio posto di lavoro: Wartsila ha consegnato a Colautti la lettera di trasferimento presso la sede di Taranto. Un trasferimento che noi giudichiamo arbitrario.
Già dirigente Fiom, in seguito alle sue dimissioni da segretario, Sasha Colautti ha chiesto il reintegro al suo posto di lavoro. Insieme ad altri compagni, solo qualche giorno fa ha annunciato il suo ingresso in USB (Unione Sindacale di Base).
Sinistra Italiana e Possibile condannano con forza la decisione profondamente antisindacale della Wartsila in cui non possiamo non ravvisare una pesante interferenza alla rappresentanza e un attacco ai diritti dei lavoratori.
Vogliamo esprimere la totale solidarietà a Sasha e a tutti i lavoratori della Wartsila. Per questo ci uniamo alla loro giusta protesta e chiediamo ai vertici aziendali di ritirare immediatamente la disposizione di trasferimento e di reintegrare nell’organico di Trieste Colautti. È una lotta, quella in atto in questi giorni davanti ai cancelli della Wartsila, per la democrazia e la dignità che coinvolge tutte e tutti.
Una delegazione dei due partiti sarà presente questo pomeriggio al presidio fuori dai cancelli dell’azienda di Bagnoli della Rosandra.
Trieste, 8 giugno 2017
Sinistra Italiana
Possibile
Trieste
Friuli Venezia Giulia