Sinistra Italiana per il no: “Renzi liquida la Costituzione per volere della finanza”
La Spezia – Sinistra Italiana sosterrà i comitati per il no. La riforma, secondo il gruppo parlamentare che raggruppa gli esponenti di Sinistra Ecologia Libertà, i fuoriusciti del Partito Democratico fondatori del movimento Futuro a Sinistra, e alcuni ex grillini, non supera il bicameralismo perfetto ma lascia al Senato la possibilità di intervenire su questioni di rilievo nazionale ed europeo senza che ci sia più il mandato elettorale dei cittadini: “La Costituzione Italiana redatta da uomini Calamandrei – spiega Nicola De Benedetto, membro del Coordinamento regionale – è nata in uno spirito di grande condivisione che aveva raccolto le istanze di tutte le forze politiche: non in un caos generalizzato, in cui regnano confusione, divisioni e personalismi inaccettabili. Oltreché’, beninteso, i pareri non richiesti dei grandi apparati internazionali legati alla speculazione finanziaria.? Per rivedere le regole del gioco, che sono l’ impianto fondante dei nostri valori, della rappresentanza democratica e della credibilita’ istituzionale, e’ necessario un grande spirito di condivisione, soprattutto se si intende forzare la mano sulla verticalizzazione dei processi esecutivi. Cosa del tutto implicita nella riforma del Senato, che, oltre a mettere in crisi il principio del
check and balance, demanda la sua composizione ad un processo di nomina riconducibile al ceto politico e sottratta dunque al controllo elettorale”.
Non si sentiva davvero bisogno, secondo Sinistra Italia, di questa riforma: “E non si avvertiva alcuna necessita’ di dividere il Paese sui valori che lo sostengono, avviando sterili dialettiche propagandistiche e inaccettabili semplificazioni all’interno del dibattito costituzionale. Non solo il governo Renzi ha consegnato la nostra dorsale produttiva all’estero giocando di sponda con la speculazione azionaria, ma rischia ora di mandare in fibrillazione l’alto significato compromissorio della nostra Costituzione pur di recepire le istanze degli apparati finanziari internazionali che sono stati artefici e protagonisti delle politiche di austerity abbattutesi sul nostro Paese. Durante il governo Renzi e’ stato smantellato il welfare, compromessa accessibilità’ ai servizi pubblici essenziali, imposta la diminuzione del costo del lavoro ed indebolita la prospettiva economica delle nuove generazioni, costrette a lavorare con i voucher. I cittadini italiani voteranno per il mantenimento della loro Costituzione non perche’ sono conservatori o avversari dell’innovazione, ma perché hanno compreso che il valore profondo segnato dalla carta di Calamandrei e’ l’orizzonte da cui ripartire per rifondare un’idea di futuro condivisa, stabile e socialmente sostenibile”.
Venerdì 25 novembre 2016
REDAZIONE Città della Spezia
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