Appena escono nuovi dati statistici sul lavoro, passano pochi minuti e la macchina propagandistica di Palazzo Chigi e del Pd (immagino quella già vista all’opera per il referendum del 4 dicembre scorso) si mette all’opera, riempiendo agenzie di stampa, Tg e giornali di commenti trionfalistici.
Un modo stucchevole di affrontare i problemi. Consiglio maggiore prudenza e senso della realtà.
La svolta economica necessaria per far ripartire il Paese non si vede proprio.
Rimaniamo il fanalino di coda del Continente, aumentano essenzialmente i lavori precari, e i problemi sociali derivanti dall’enorme e drammatico numero dei disoccupati non vengono affrontati alla radice.
Piani strutturali e decisi su investimenti pubblici e privati per un piano straordinario per il lavoro, una campagna efficace contro l’evasione fiscale, una riduzione degli orari di lavoro e risorse massicce per l’istruzione pubblica non si vedono all’orizzonte.
Ma di cosa continuano a parlare, allora?
Riflessione di Nicola Fratoianni dalla pagina di Facebook
Sinistra Italiana