Postiamo un paio di giorni dopo la sua pubblicazione questo articolo tratto dal sito di Sinistra Italiana, perché vogliamo dare risalto alla sua presenza a fianco dei cittadini che hanno perso i diritti sociali fondamentali e quindi, Sinistra Italiana si batte sul campo per cercare di dare una svolta alle politiche europee che devono ricominciare a costruire un paese solidale nei confronti di tutti, cittadine e cittadini. Mario Piromallo
Il 25 Marzo saremo in piazza per gli Europei, per la cittadinanza europea negata che ha trasformato l’Europa in una tecnocrazia. Non per festeggiare i 60 anni della sua nascita, ma per cambiare quei trattati che la stanno consegnando alla storia.
Scenderemo in piazza per dire che la “Nostra Europa” è democratica, solidale, equa. Niente che abbia a che vedere con quella attuale.
Vogliamo cancellare il Fiscal Compact e con esso tutte le politiche di austerità e di tutela dei mercati finanziari a scapito dei cittadini, chiedere un welfare europeo universale che garantisca i diritti di cittadinanza per tutte e tutti, riconquistare democrazia e sovranità popolare per tutti gli europei.
Saremo in piazza quindi per difendere l’Europa dei Popoli contro chi oggi vorrebbe tornare al passato, utilizzando le paure generate dalla crisi. Saremo in piazza per l’accoglienza e la mobilità umana contro ogni forma di xenofobia e nazionalismo.
Ci saremo perché pensiamo che tra l’Europa dei mercati e nessuna Europa ci sia di mezzo un’altra Europa, e per quella noi ci batteremo.
Sinistra Italiana parteciperà con i suoi militanti, esponenti della segreteria nazionale e con i parlamentari guidati dai capigruppo di Camera e Senato e dal segretario nazionale Nicola Fratoianni al corteo “La Nostra Europa. Unita, democratica, solidale” il cui concentramento è previsto in piazza Vittorio alle ore 11 per concludersi al Colosseo. (Per lo spezzone di Sinistra Italiana alle 10.30 a piazza Vittorio angolo via Buonarroti).
«C’è poco da festeggiare: l’Europa sta male, l’Europa è a rischio, è a rischio di implosione – afferma Fratoianni – Bisogna cambiarla radicalmente. Noi manifesteremo sabato per dire che ci vuole un’altra Europa. Il nostro Continente si salva se torna ad essere solidale, se torna ad essere attento ai diritti sociali e delle persone. L’Europa si salva – conclude il segretario di SI – se torna ad occuparsi del lavoro , della dignita’ delle persone, della lotta alle diseguaglianze».