Le divisioni passeranno a nove da sedici, inoltre si realizzerà all’accorpamento delle attività regionali. Entro metà giugno arriverà la decisione sull’offerta per Alstom. Le indiscrezioni dopo un incontro con analisti e investitori a New York.
MILANO – Da una parte le idee di espansione attraverso la lotta con General Electric per conquistare la divisione energetica di Alstom, dall’altra la cruda realtà di una riorganizzare che passa da una cura da cavallo alle strutture del personale.
Siemens vuole sopprimere almeno 11.600 posti di lavoro, in un riassetto organizzativo che dovrebbe portare 1 miliardo di euro di risparmi che riguarda il 3% circa del personale. Lo ha riferito ad analisti e investitori il patron del gruppo ieri a New York, secondo quanto riporta Bloomberg. Le indiscrezioni parlano di un taglio di 7.600 posti nell’ambito della riorganizzazione annunciata da Joe Kaeser il 7 maggio, con il programma Vision 2020, che punta a raggruppare le attività di Siemens in nove divisioni contro le 16 attuali e a superare le gerarchie; altri 4mila posti verrebbero soppressi nel processo di accorpamento delle attività regionali.
Alcuni dei dipendenti coinvolti avranno nuovi posti. L’obiettivo è ridurre i costi annui di un miliardo dal 2016. Se i tagli saranno confermati, si aggiungeranno ai 15mila già previsti dal suo predecessore. Sulla vicenda Alstom, Kaeser ha ribadito che il gruppo deciderà se fare un’offerta entro il 16 giugno. Proprio le mire francesi, però, potrebbero far infuriare i tedeschi. Il numero uno di Siemens ha infatti garantito al governo francese che in caso di shopping su Alstom garantirebbe per tre anni i livelli occupazionali; i sindacati, già in occasione dell’offerta sul colosso francese (che
prevede uno scambio di asset, con la parte ferroviaria in Francia e quella energetica in Germania), avevano detto che il piano di aggregazione era accettabile solo a condizione di garantire i posti di lavoro.
In Italia, spiega la società sul suo sito internet, dove precisa di essere al settimo posto nella geografia globale della multinazionale per giro d’affari, ha chiuso l’esercizio 2012/2013 con un fatturato di 1,9 miliardi di Euro e ordini per 2 miliardi di Euro. “Tra le maggiori realtà industriali attive nel nostro Paese, Siemens – con più di 3.800 collaboratori in Italia – possiede stabilimenti produttivi e centri di competenza e ricerca & sviluppo di eccellenza mondiale”.
fonte: La Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2014/05/30/news/siemens_verso_il_taglio_di_11_600_posti_di_lavoro-87648623/?ref=HREC1-10