Sicilia: consultazione degli iscritti di SI per Claudio Fava

8 SETTEMBRE 2017
La Redazione

Sicilia, la consultazione degli iscritti di SI per Claudio Fava e il polo d’alternativa

La consultazione di tutti gli iscritti di Sinistra Italiana della Sicilia, ai quali è stato chiesto di pronunciarsi sulle scelte compiute dagli organismi dirigenti e sul sostegno alla candidatura a presidente di Claudio Fava con una lista unitaria della sinistra, in occasione delle prossime elezioni regionali, si è conclusa in tutte le province. Ne danno annuncio i due segretari, Bianca Guzzetta e Luca Casarini, riportando i dati finali. Hanno partecipato al voto il 60% dei 960 iscritti.

I si a Fava Presidente e alla linea tenuta sono stati il 95%. I contrari il 2% e gli astenuti il 3%. La consultazione, provincia per provincia, è stata effettuata attraverso assemblee e voto digitale via mail, sms, wazzup. Guzzetta e Casarini esprimono grande soddisfazione non solo per il risultato, ma anche perché la pratica della consultazione vincolante, prevista dallo statuto di Sinistra Italiana in caso di scelte importanti, è un fattore decisivo per garantire la partecipazione alla vita del partito. Abbiamo dovuto fare in fretta, e questi sono stati mesi difficili e complicati, dicono i segretari, dove poteva sembrare che la nostra azione politica fosse tutta concentrata sulle tattiche e sulle alleanze. Ma l’aver potuto ricondurre tutto alla fine a un progetto di alternativa, credibile e radicale allo stesso tempo, segna oggi l’avvio di una fase nuova: quell. a dei programmi, del merito delle cose che bisogna cambiare in Sicilia per poter combattere la povertà e le disuguaglianze, il business politico mafioso e la devastazione ambientale.

Il risultato del voto ci dice che la stragrande maggioranza dei nostri iscritti ha compreso che il processo di costruzione di questo cammino, è difficile, ma anche necessario, perché quello che è al centro non è il nome di qualcuno o la sopravvivenza di qualche partito, ma il cambiamento dello stato di cose presenti. Ora inizia una campagna elettorale che per noi, sostenendo Claudio Fava, significherà attraversare la Sicilia dimenticata, barattata, svendita, umiliata. La Sicilia povera e senza lavoro, quella china sui campi sotto il sole e senza acqua, e quella dei giovani laureati che devono emigrare per cercare un lavoro. Quella delle marce contro gli incendi, della solidarietà a chi fugge dalle guerre e riesce ad attraversare il nostro mare senza morire. Degli insegnanti costretti a stare lontano dalle loro famiglie, degli asili e delle scuole senza mense. La Sicilia che vogliamo parte da li, da dove si sta peggio, da dove bisogna cambiare subito.

Dispositivo finale, approvato a larghissima maggioranza ( 1 solo astenuto ) dall’Assemblea Regionale di Sinistra Italiana tenutasi Domenica 3 Settembre, sottoposta, come previsto dallo Statuto del Partito, a consultazione vincolante degli iscritti siciliani.

L’Assemblea Regionale di Sinistra Italiana della Sicilia, riunita a Caltanissetta il 3 settembre 2017, approva la relazione dei segretari regionali e condivide le valutazioni politiche in merito alle elezioni regionali. Il percorso compiuto dalla segreteria ha avuto come punto di riferimento costante il documento politico approvato dalla precedente assemblea di luglio. La necessità di non ricadere nei due ruoli speculari che contraddistinguono l’irrilevanza politica, quello del minoritarismo da una parte e della subordinazione compatibile dall’altra, ha da subito caratterizzato l’azione politica di Sinistra Italiana. L’ interesse preminente verso il processo complessivo di definizione di una proposta capace di ricomporre il quadro frantumato della sinistra siciliana e allo stesso tempo di renderlo aperto ed espansivo, ha condotto il nostro partito a svolgere in questi mesi un ruolo importante, visibile anche nel dibattito pubblico, riconoscibile nel suo essere un reale tentativo di interpretare in maniera non scontata la stessa “funzione” della sinistra.. E’ a partire da queste premesse che va letto l’investimento fatto sulla proposta iniziale di Leoluca Orlando, che verteva sulla possibile disarticolazione di un quadro politico bloccato, attraverso un percorso che avesse al centro il civismo politico e un programma di radicale rottura con il governo Crocetta e con il sistema di poteri che lo ha tenuto in piedi in questi cinque anni. Era un dovere, per Sinistra Italiana, provare a farlo come a Palermo. Un tentativo che si è infranto per la volontà politica del Partito Democratico di non lasciare alcuno spazio a un processo reale di possibile cambiamento: il patto stretto a Roma tra Renzi e Alfano, rappresenta simbolicamente e concretamente la scelta di mantenere ben saldo il sistema di potere che ha governato, in maniera disastrosa, la Sicilia. Il Sindaco Orlando, per noi, sta compiendo un errore politico nel pensare che l’accettazione di continuità e conservazione imposti da Roma, possano coniugarsi con l’innovazione politica e la radicalità del cambiamento. Non aver ceduto a questa logica, ci permette oggi di rivolgerci alla popolazione siciliana con chiarezza e dignità, facendo capire quale sia la posta in gioco, e quanto sia importante praticare in maniera credibile il campo largo dell’alternativa. Una proposta di alternativa, di sinistra, civica ed ecologista, sociale e politica, è oggi una possibilità concreta, che non riguarda solo gli addetti ai lavori. Vi è oggi, per la prima volta in Sicilia e anche sul piano nazionale, la straordinaria opportunità di dare vita ad una proposta politica per le elezioni regionali, unitaria della sinistra ma che non si limita ad essere la sommatoria dei suoi pezzi sparsi. La candidatura di Claudio Fava a Presidente é quella che meglio puo’ garantire e rappresentare questo percorso. Perché ricompone ma allo stesso tempo parla oltre i confini della sinistra. Siamo interessati al senso politico del processo, che per noi ha la priorità su qualsiasi pur autorevolissima personalità. Per questo riteniamo fondamentale che questa candidatura possa concretizzarsi al più presto, aprendo la strada ad un processo largo di condivisione, aperto al contributo fondamentale della società’ civile, associazioni, movimenti, realtà di base laiche e cattoliche, di idee e programmi, per la costruzione di una lista unitaria che possa articolarsi provincia per provincia rappresentando in maniera forte ed efficace un progetto utile per cambiare in meglio la nostra terra.

fonte: Sinistra Italiana

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