Nicola Fratoianni, perchè il segretario di Sinistra Italiana non era ieri alla convention di MDP? “Se mi avessero invitato sarei andato ed avrei detto, in modo rispettoso ma convinto quello che penso.”
Lo dica adesso. “Pisapia, basta con le ambiguità. Torna nel mondo. L’unica sinistra credibile è quella che ha il coraggio di sfidare, con una alternativa, i governi di piccole e grandi coalizioni e le socialdemocrazie subalterne alle peggiori politiche economiche.”
Pisapia non è l’alternativa a Renzi? “Basta con i richiami ad un improbabile centrosinistra, di tatticismo si muore. Serve coraggio per un’alternativa al renzismo e alle politiche che hanno contribuito ad allargare povertà e privilegi.”
Perchè dice no al centrosinistra? “Non si può stare con il PD di Renzi, che tutti i giorni rivendica la bontà del Job Act, della Buona Scuola e della Riforma Costituzionale, quel tentativo di devastare la Costituzione Italiana seppellito da venti milioni di NO.”
E’ così duro perchè Pisapia non vi vuole? “Non so cosa voglia lui. Io so che non voglio una proposta claudicante ed incapace di appassionare milioni di elettori che rischiano di rifugiarsi nell’astensione o nel M5S.”
Pisapia non è il nuovo Prodi? “Non abbiamo bisogno di federatori, ma di una proposta chiara e di una leadership plurale che la rappresenti.”
MDP è pronto a partire: a giugno alleanza progressista per sfidare Renzi, con Pisapia o senza. Voi ci state? “Se le caratteristiche sono quelle che descrive Pisapia, saremo da un’altra parte. Ci interessa lavorare a un opzione unitaria per un cambiamento radicale, assieme alle esperienze civiche, ai comitati ed ai movimenti.”
Ha dimenticato MDP? “Apprezzo Speranza quando chiede al popolo del 4 dicembre di tornare in campo, ma non si pensi che quel popolo possa essere guidato da chi ha fatto campagna per il SI. I nostri ci vogliono uniti per sconfiggere le politiche che hanno peggiorato il paese come i decreti Minniti ed Orlando.”
Berlusconi e Renzi hanno siglato un nuovo patto? “Non lo so, però Berlusconi ha ragione, il sistema tedesco è un modello serio, con un solido impianto proporzionale. Se non è un imbroglio siamo pronti a discutere.”
Monica Guerzoni, dal Corriere della Sera