Sesto San Giovanni è medaglia d’oro al valor militare per l’alto contributo dato alla guerra di liberazione e l’antifascismo è uno dei caratteri portanti del suo carattere e della sua storia e tradizione.
Che oggi ci siano pagine di forze politiche sestesi che ospitano commenti inneggianti al duce e a come si stava bene “quando c’era lui” è davvero inammissibile e che quelle pagine siano di una forza politica cittadina che aspirerebbe a governare la città ancora di più.
Sulle pagine gestite da Sesto nel Cuore si inneggia all’olio di ricino e al manganello, al presunto ordine che c’era “prima della liberazione”, alla necessità di presidiare la città armati di mazze per “scacciare i neri dai giardinetti”.
Tutto questo non è assolutamente accettabile.
Il confronto, la battaglia per il governo della città sono ovviamente leciti, l’ospitalità e la strizzata d’occhio ai fascisti no.
E’ inutile che Caponi ci ricordi che ha avuto in famiglia dei morti nei lager, abbia il coraggio di scacciare dalle sue pagine i nemici della democrazia e della libertà, naturalmente se ne è convinto davvero.