La campagna elettorale ormai, anche se manca un anno abbondante alle amministrative nella nostra città è iniziata e c’è anche chi i comizi e la lettura del programma li fa, penosamente per altro, in Consiglio Comunale, c’è chi si propone e si dichiara pronto per un cambio di maggioranza continuando comunque ad attaccare l’Amministrazione e a votarle contro in Consiglio, c’è chi decide di aver “l’autorità” di parlare anche a nome di altri e c’è anche chi ancora non dichiara qual è il suo programma, quali sono le alleanze che crede possibili e utili per il 2017.
Lo abbiamo già dichiarato più volte: Sestodemocratica è per il rinnovo e la conferma al governo della città di un centrosinistra aperto alle forze vive della città, all’associazionismo e al volontariato che ancora ne costituiscono il ricco tessuto sociale, siamo per una politica costruita camminando tra le persone, costruendo e mantenendo rapporti e relazioni con chi la città la vive ogni giorno e lavoriamo perché sia possibile che la sinistra sia presente ancora nel governo del nostro territorio portatrice di una pratica che sappia guardare alle esigenze delle cittadine e dei cittadini, che sappia portare ascolto e partecipazione.
E’ tempo, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, che ognuno “cali le proprie carte”, che affermi pubblicamente quali sono le sue prospettive e i percorsi che intende percorrere, e allora non possiamo non rivolgere al partito di maggioranza relativa, il Pd e alla Sindaca alcune domande:
su quale programma e con quali conseguenti alleanze il Pd ritiene di presentarsi nel 2017 al giudizio elettorale?
Ritiene necessario e opportuno iniziare un percorso di confronto su questi programmi o preferisce uno sterile surplace che poi rischia di suggerire l’immagine di una incapacità strategica di fondo?
Alla nostra Sindaca chiediamo se ritiene che basti dichiarare la soddisfazione per la sua ricandidatura o non sia invece necessario intraprendere un confronto profondo con la città che riteniamo irrimandabile e non sostituibile con accordi o mezzi accordi di corridoio, se non pensa sia necessario chiarire con chi intende chiedere ai sestesi la riconferma.
Ma alcune domande le abbiamo anche per la sinistra: siamo in grado di far emergere una cultura di governo che non sia solo lo sbandieramento? Sappiamo e lo verifichiamo giornalmente che in alcuni settori c’è, ma constatiamo anche che in altri si preferisce restare nel vago, avere “le mani libere”. Non è quest’ultimo il nostro sentire.
Noi vorremmo che Sesto si dimostri capace di rinnovare la sua profonda tradizione democratica innestando in essa la capacità di affrontare le sfide per il futuro che l’attendono.
Negli ultimi giorni siamo stati unici a schierarci a sostegno della difesa del cammino della realizzazione della Città della Ricerca e della Salute raccogliendo l’allarme lanciato dalla Sindaca e allora chiediamo al renziano segretario del Pd sestese quando potremo vedere qui il suo segretario nonché Presidente del Consiglio impegnarsi affinché questo progetto possa completarsi così come è stato elaborato e studiato, che trovi il tempo dopo Rho e Bagnoli di fare un passaggio anche a Sesto San Giovanni, non vogliamo pensare che il renziano segretario del Pd di Sesto San Giovanni non riesca ad avere udienza dal suo segretario.