Lettera aperta ai candidati alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Milano
Cari candidati,, esaurita la prima fase con la raccolta delle firme e delle adesioni alle diverse candidature alle primarie milanesi del centrosinistra inizia la fase di vera e propria campagna elettorale per conquistare l’investitura di concorrente per la carica di Sindaco di Milano.
Una legge malfatta vi investe, qualora eletti, del ruolo di Sindaco metropolitano anche se la maggioranza degli elettori è privata del diritto di scegliere chi avrà il compito per i prossimi anni di governare la più importante, forse l’unica, area metropolitana del nostro Paese.
Indipendentemente dal fatto che noi, nel nostro piccolo, abbiamo sostenuto e sosteniamo un candidato perché riteniamo che meglio interpreti e rappresenti i valori nei quali ci riconosciamo vorremmo chiedere a ciascuno di voi di spendere una parola e di esprimere la vostra visione di Città metropolitana, quella visione che manca ancora purtroppo in tutta la classe dirigente milanese che ancora non riesce a concepire l’area metropolitana come un insieme policentrico che necessita realmente di essere governato con una visione che vada oltre i meri confini comunali del capoluogo.
Vi sono aspetti della vita quotidiana che non possono essere governati senza una visione d’insieme perché coinvolgono milioni di cittadine e di cittadini e sono in primo luogo il sistema e le tariffe dei trasporti che oggi vedono fortemente penalizzati gli utenti della cintura milanese, la necessaria unificazione e armonizzazione dei servizi di pulizia urbana, di erogazione dei servizi energetici, di pianificazione della mobilità e dei flussi di traffico e non ultimo il coordinamento dei servizi di sicurezza e del controllo del territorio.
Negli ultimi anni Milano ha affrontato e superato tante sfide ed oggi è riconosciuta come una delle maggiori città europee, ebbene questa Milano non è chiusa da quelli che furono i caselli daziari, ma il suo territorio, il suo essere europea va oltre quegli inesistenti confini e spazia in un territorio assai più vasto e complesso, un territorio che oltre alle sfide condivise con il capoluogo deve affrontare altre sfide che sono imposte da una visione che si ostina a concepire una divisione discriminante tra “città” e “hinterland”.
Il successo di Expo è stato possibile anche grazie alla capacità di accoglienza, di servizi offerti e di internazionalità che tutto il territorio metropolitano ha saputo mettere in campo e le sfide che ci aspettano nel futuro prossimo sono sfide che possono essere affrontate solo in un’ottica che riesca a concepire come un tutt’uno un territorio che va ben oltre i vecchi confini di una Milano che fatica ad interpretarsi al di là delle sue circonvallazioni e sono sfide che toccano temi decisivi, uno dei quali è senz’altro costituito dalla lotta all’inquinamento che non può più essere affrontato come nei giorni appena passati senza un serio coordinamento tra i diversi enti che formano la nostra città con ordinanze sparse lasciate alla buona volontà dei singoli amministratori.
Il sistema dei trasporti non può continuare ad essere inteso con l’assurda divisione tra trasporto urbano e trasporto extraurbano, le indicazioni di “limite tratta urbana” fanno a pugni con una realtà dove questo confine non esiste, dove quelle che erano le periferie della città e dei comuni limitrofi oggi si fondono in un nuovo policentrismo che fa di Milano un’area metropolitana vasta e ricca di opportunità, di convivenza e di integrazione.
Sta iniziando a sorgere tra mille difficoltà, ma tenacemente perseguita da amministratori determinati e lungimiranti nel territorio sestese quello che sarà un polo di eccellenza europeo, la Città della Ricerca e della Salute che costituirà la prima parte della restituzione alla città della più grande area industriale dismessa d’Europa, lasciamoci alle spalle assurdi campanilismi e prendiamola per quello che è e sarà: una realtà milanese prestigiosa e utile di respiro nazionale e continentale, un esempio di come si è capaci di affrontare e risolvere i passaggi epocali che hanno trasformato i nostri territori; sempre nel territorio sestese sorgerà il più grande centro culturale islamico, facciamo anche di questo un simbolo della grandezza metropolitana, di una città che sa accogliere e sa integrarsi come sempre la sua storia l’ha caratterizzata con chi arriva da lontano e qui trova lavoro e vita comune.
Facciamo che i prolungamenti in corso e programmati della linea metropolitana non siano il mero prolungamento del trasporto dal “centro” alla periferia, ma strumento di congiungimento naturale tra aree che fanno parte dello stesso tessuto urbano, della stessa città.
Questo ed altro vogliamo sentirvi dire e programmare e vogliamo vedervi governare una volta che uno di voi sarà anche il nostro Sindaco; sta a voi dimostrarci che nonostante saremo costretti a “subire” la vostra elezione potremo sentirci rappresentati.
Perché ciascuno con la sua identità, la sua storia, il suo passato fa parte della “grande” Milano, la città, tutta, che noi amiamo, di cui vogliamo fare parte, nella quale vogliamo essere attivi e protagonisti.
Siate dunque milanesi nel senso più bello e più profondo del termine e chi di voi vincerà, non solo le primarie, ma il governo della metropoli, perché vinceremo, sarà davvero il Sindaco di Milano