® “È stato quasi divertente leggere tutti i commenti legati al mistero della nomina a vicesindaco, vorrei dire grottesco…tutto quello che hanno scritto ex assessori, ex consiglieri, consiglieri e chi più ne ha più ne metta…..a scanso di equivoci vi posto il documento che è agli atti“. Così l’assessore Maurizio Torresani, dopo che era stato presentato ad una manifestazione come vicesindaco, senza mai essere stato nominato.
Noi che siamo come san Tommaso, lo statuto l’abbiamo spulciato e ironia della sorte abbiamo scoperto due cose interessanti. Il capitolo cui si riferisce l’assessore effettivamente recita art. 55 comma 1: “Il vicesindaco sostituisce il sindaco in caso di assenza o impedimento temporaneo, nonché in caso di sospensione dall’esercizio della funzione adottata ai sensi di legge“.
Non essendoci dal mese di aprile il vicesindaco, si poteva legittimamente delegare un assessore così come prevede l’art. 55 al comma due: “In caso di contemporanea assenza o impedimento, il Sindaco può delegare un’altra assessore o assessore a svolgere le funzioni inerenti il ruolo“. Proprio come avevamo scritto noi. Non c’era alcun bisogno di nominare un vicesindaco protempore.
Visto che l’assessore Torresani fa il leguleio, e considera grotteschi quanti l’hanno criticato, allora solleviamo noi il vero problema posto dall’art. 50 del succitato Statuto dove il Sindaco ha l’obbligo della nomina del vicesindaco nella prima seduta utile, e non può in nessun modo variare il numero dei componenti la Giunta comunale. Ora da aprile Sesto non ha vicesindaco e difetta nella sua composizione con un assessore in meno.
Per la serie: “Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire“.(Buddha)