E’ stato sgomberato l’immobile occupato di via Italia, la cosiddetta casa rossa, da parte delle Forze dell’Ordine.
L’Amministrazione comunale, come previsto, è intervenuta con la Polizia Locale e gli operatori dell’Ufficio Casa per monitorare la situazione e intervenire nei casi per i quali si era già trovato un accordo per la presa in carico.
“Nelle scorse settimane – ha commentato il vicesindaco e Assessore alla Casa Andrea Rivolta – avevamo monitorato la situazione e concordato un nostro intervento per trovare una soluzione per i nuclei familiari con minori. La situazione di questa mattina, però, non è la stessa che si era presentata nei giorni scorsi”.
I censimenti delle Forze dell’Ordine, infatti, avevano rilevato la presenza di un nucleo familiare con minori e di uno – sempre con minori – ancora in attesa dello sfratto. Nel primo caso, l’Amministrazione si era accordata per farsi carico della famiglia, mentre nel secondo ha più volte sollecitato il nucleo a rientrare nel suo alloggio per ricevere la regolare notifica di sfratto. Solo in questo caso, infatti, è possibile attivare le procedure di presa in carico.
“Al momento dello sgombero – prosegue Rivolta – il nucleo che avevamo invitato a tornare a casa era ancora lì, mentre la novità è la presenza di un’altra famiglia con minori, mai presente prima, che evidentemente è stata fatta entrare nei giorni scorsi proprio in vista dello sgombero.
Chi ha gestito e usato politicamente questa vicenda si è comportato in maniera irresponsabile, utilizzando lo sgombero previsto per aggravare volontariamente una situazione già difficile. L’Amministrazione si è sempre impegnata per aiutare chi è in difficoltà, ma condanna fermamente questi atteggiamenti, che rischiano di mettere a repentaglio tutto il lavoro svolto finora”.
Successivamente il vicesindaco Andrea Rivolta è ritornato sulla questione dello sgombero della Casa rossa di viale Italia:
L’Amministrazione comunale ha trovato una soluzione per le tre famiglie sestesi con minori, in totale 13 persone, alloggiandole in emergenza. Ci è stato chiesto di prendere in carico anche famiglie di altri comuni, ma in un momento di emergenza degli alloggi come quello che stiamo vivendo ogni amministrazione deve fare la parte che le compete”.
“Rimango convinto – prosegue Rivolta – che il Comitato di gestione della casa rossa, l’Unione Inquilini e la Sinistra Anticapitalista, che hanno gestito l’occupazione, hanno preso decisioni scellerate, che invece di aiutare chi è in difficoltà ne hanno aggravato i problemi. Sono stati introdotti fino all’ultimo momento prima dello sgombero nuclei familiari che già avevano trovato una soluzione alternativa, facendoli ripiombare nell’emergenza, e si è in qualche modo accelerato lo sfratto di una famiglia che poteva essere rinviato. Gestendo in questo modo la situazione si è fatto un uso strumentale dei problemi delle persone, puntando ad aggravare la situazione anche quando non ce ne sarebbe alcuna necessità. Queste scelte non aiutano a trovare soluzioni ad un problema drammatico come quello della casa e, anzi, rischiano di aggravare e mettere in seria difficoltà anche le politiche di tutela delle famiglie con figli minori che, fino ad ora, sono state garantite dall’Amministrazione comunale. Se le modalità delle sigle che si sono riunite nella gestione della Casa rossa rimanessero quelle irresponsabili che abbiamo potuto vedere negli ultimi giorni, con la volontà di soffiare sul fuoco del disagio e mettendo sotto pressione gli uffici sia professionalmente sia economicamente, il rischio è quello di arrivare presto alla impossibilità di sostenere gli interventi di tutela che oggi stiamo faticosamente portando avanti”.