Sesto: Urro scopre l’acqua calda

Pubblichiamo il Comunicato con cui Sinistra Alternativa, nelle scorse settimane strenuamente impegnata a propagandare l’astensione al ballottaggio, ora spiega ai sestesi che Di Stefano è un reazionario. Come insegnava l’indimenticato maestro Manzi “non è mai troppo tardi”. 

Sinistra Alternativa – Sesto San Giovanni esprime forte preoccupazione per le scelte politiche reazionarie che hanno caratterizzato i primi giorni del neoeletto sindaco Di Stefano.Sono stati rimossi dal Comune la bandiera della Pace, testimone dell’impegno cittadino contro ogni conflitto, e lo striscione di Amnesty International che chiedeva VERITA’ PER GIULIO REGENI, il nostro giovane connazionale ucciso in circostanze tuttora non chiarite in Egitto. In entrambi i casi ci chiediamo cosa ci fosse disdicevole, immorale o scandaloso in quei simboli che chiedevano soltanto Pace e Giustizia. Abbiamo inoltre appreso dalla stampa che il Sindaco avrebbe richiesto l’intervento dell’esercito in città. Riteniamo sconcertante questa notizia in quanto non ne capiamo l’utilità: sul nostro territorio sono già presenti e operanti Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. Che segnale si vuole dare alla città con la presenza di soldati con armi da guerra agli angoli delle strade? A noi sembra che in questo modo si proceda nello stesso solco repressivo segnato dal decreto Minniti. Ne sarà soddisfatto il PD. Noi no, e ribadiamo: la sicurezza non può venire dalla diffusione delle armi ma da posti di lavoro per tutti e tutte, dalla diffusione dei servizi e dal riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, a partire da quello alla casa. Invitiamo pertanto il Sindaco ad impegnarsi per risolvere i gravi problemi sociali che attanagliano le fasce più deboli della popolazione, anziché gingillarsi con spot degni di una campagna elettorale ormai conclusa.