UNA VERTENZA DURATA OTTO ANNI
I Consigli di caseggiato delle case comunali insieme al sindacato da sempre si sono occupati di controllare, oltre che l’affitto, anche le spese per i servizi, con risultati importanti per gli inquilini; per esempio, quando ancora gli impianti centralizzati del riscaldamento funzionavano a gasolio siamo riusciti a far correggere il costo del combustibile che veniva acquistato ad un prezzo e conteggiato nei consuntivi spese delle case comunali ad un costo maggiore e ingiustificato. Già allora ci fu un significativo rimborso alle famiglie.
Già alla fine degli anni ’90 eravamo riusciti ad ottenere che, prima dell’emissione dei conguagli, venissero convocati i Consigli di caseggiato, uno ad uno, per controllare le fatture e per verificare la corretta attribuzione delle spese tra inquilini e proprietà.
Poi, senza nessuna consultazione, è arrivata la esternalizzazione della gestione amministrativa delle case con l’aggravio generalizzato delle spese per gli inquilini (e in parte anche per l’Amministrazione comunale) perché venne approvato un capitolato che prevedeva il calcolo a canone (forfait) delle spese per servizi includendo voci di spesa che invece avrebbero dovuto essere calcolate a carico della proprietà.
Dopo vari tentativi di rimettere in discussione i nuovi criteri, abbiamo deciso di intraprendere una vertenza legale contro il calcolo delle spese a canone perché la normativa (art.9 della Legge di Equo canone) non lo consente.
Lo scorso anno, nella fase obbligatoria di conciliazione, l’Amministrazione Comunale ha finalmente accettato le nostre contestazioni e ha proceduto al ricalcolo dei consuntivi spese 2014/19 che avrebbe comportato la restituzione di cifre consistenti per quasi tutti gli inquilini.
I caseggiati che sono risultati a debito sono quelli per i quali negli anni passati gli uffici hanno conteggiato dei preventivi sbagliati e troppo bassi per cui oggi si trovano a dover pagare dei conguagli.
La trattativa è continuata e ci ha permesso di escludere dai costi per gli inquilini alcune voci di spesa che per legge sono da considerarsi a carico della proprietà; questo ricalcolo ha permesso di rivedere in meglio i conguagli a credito per l’80% degli stabili e il dimezzamento del debito per gli altri.
L’accordo finale approvato in Consiglio comunale prevedere la restituzione, a scalare sui bollettini, dei crediti e il pagamento dei debiti con modalità “leggere”: 5 euro mensili per la fascia A, 10 euro per la fascia B, 15 euro per la fascia C fino all’estinzione del dovuto.
GRAZIE A TUTTI I DELEGATI CHE HANNO CREDUTO IN QUESTA VERTENZA E CHE HANNO SAPUTO DARE CONTINUITA’ AD UNA INIZIATIVA DIFFICILE ED ESTENUANTE.
UNIONE INQUILINI