Tratto da “Sfrattati. Miseria e profitti nelle città americane.” di Matthew Desmond, premio Pulizer 2017
La felicità
La vita e la casa sono talmente legate che è quasi impossibile pensare all’una senza l’altra.
La casa garantisce intimità e sicurezza personale. Protegge e culla. L’idea della libertà ha sempre comportato non solo le libertà religiose e civili, ma anche il diritto di prosperare: di guadagnarsi da vivere come si vuole, di imparare e sviluppare nuove abilità.
Una casa stabile ci permette di puntare all’indipendenza e all’espressione personale, di cercare un impiego redditizio e di godere delle libertà personali.
E la felicità? Era lì, nel sorriso che lampeggiava sulla faccia di Jori quando Arleen riusciva a comperargli un nuovo paio di sneaker, nell’inno religioso che Larraine canticchiava quando poteva cucinare un buon pasto, nella risata che esplodeva dalla casa degli Hinkston dopo un bello scherzo.
La ricerca della felicità senza dubbio comporta la ricerca del benessere fisico: come minimo, la possibilità di soddisfare i bisogni basilari.
Può essere opprimente considerare quanta felicità si è perduta, quante capacità si sono sprecate, per l’aumento della povertà in questo paese e per la nostra decisione collettiva di non garantire ai nostri cittadini un posto stabile e decente dove vivere.
Unione Inquilini – Sesto San Giovanni