Sesto, Unione Inquilini: il re è nudo

IL RE E’ NUDO

Pensavamo di aver chiuso con volantini e comunicati sull’inceneritore in attesa delle vacanze, ma gli articoli comparsi sui giornali locali in merito al tavolo di lavoro del giorno 8 luglio ci costringono ad intervenire con alcune considerazioni. Il percorso partecipativo con il quale il Cap e i Comuni interessati hanno tentato di coinvolgere gli abitanti della zona al progetto e in particolare quelli di Sesto, hanno coinvolto poche decine di cittadini, molto spesso su posizioni critiche, che si sono espresse  in particolare nella riunione del giorno 8 ultimo scorso. In città l’opposizione alla realizzazione del nuovo forno di incenerimento dei fanghi sta crescendo, ma sono in pochi a parlare di questo dissenso diffuso che coinvolge molti abitanti delle zone limitrofe al forno: oltre a Sesto, Cologno Monzese, la zona di via Adriano di Milano.

La coscienza del pericolo costituito dall’innalzamento della temperatura globale sta dilagando tra i giovani e non solo. Il rifiuto delle tecnologie che utilizzano le alte temperature sta prendendo piede tanto che anche a livello della comunità europea ci sono state prese di posizione ufficiali contro gli inceneritori di qualsiasi genere essi siano. Il concetto dell’economia circolare è alla base dei documenti ufficiali che invitano gli Stati a non pensare ai cascami dei processi produttivi o della depurazione come a dei rifiuti, che devono essere invece considerati risorse per nuovi processi di trasformazione.

Il giorno 8 luglio abbiamo distribuito un volantino (vedi articolo pubblicato relativo al CAP) che non possiamo definire nostro perché riportava integralmente quanto lo stesso Cap scrive sul suo sito in merito all’impianto di smaltimento dei fanghi derivanti dalla depurazione delle acque, realizzato a Niguarda e che lo scorso anno è stato completato con un impianto che produce bio gas.

Non abbiamo aggiunto una parola perché condividiamo quello che il Cap scrive in merito a quell’impianto di digestione anaerobica.

Ma allora perché ora il Cap ci propone un inceneritore? E’ una domanda stimolante che lasciamo a tutti come interrogativo per l’estate. Noi delle nostre ipotesi ce le siamo fatte e non sono positive.

BUONE VACANZE

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