Sesto, Unione Inquilini: il Comune non applica gli accordi e nemmeno le leggi

IL COMUNE NON APPLICA GLI ACCORDI E NEMMENO LE LEGGI REGIONALI

GLI ACCORDI:

Due anni fa concludevamo una vertenza durata anni sui consuntivi delle spese nelle case comunali dal 2014 al 2019.

La tabella riassuntiva dei ricalcoli abbatteva del 50% circa le cifre chieste in un primo momento dall’Amministrazione comunale.

Come si era giunti a tale risultato? Il problema nasce dal fatto che da anni ormai il Comune chiedeva ai suoi inquilini le spese in modo forfettario sulla base dei contratti stipulati con le Ditte che erogavano i servizi.

Con questo sistema di calcolo cosiddetto “a canone” venivano fatte pagare agli inquilini voci di spesa che erano di competenza della proprietà (giro edilizia, manutenzione impianti elettrici a prezzo fisso, controllo illuminazione, ecc.).

Si arrivò ad un accordo che prevedeva che gli inquilini di alcuni stabili sarebbero andati a credito perché avevano pagato in più in precedenza e inquilini di altri stabili che si vedevano dimezzati i debiti perché le cifre per errore non contabilizzate in passato andavano ridotte in modo significativo.

A distanza di due anni l’Aler, che ora amministra le case per conto del Comune, ha emesso delle messe in mora per centinata di inquilini tra i quali ci sono persone con arretrati di pagamento di varia natura, ma ci sono anche inquilini che, pur regolari nei pagamenti, vengono citati come morosi perché non hanno pagato le cifre che avevamo contestato e che sono state riconosciute come non dovute da una delibera di Giunta.

Partendo da un caso singolo abbiamo sottoposto il problema all’Ufficio dell’Aler che amministra le case comunali, ma la risposta non arriva anche se l’abbiamo sollecitata;

            La Sig.ra Valeria Aiosa non risponde alla nostra contestazione

–            La Sig. Anna Brambilla da noi sollecitata continua a rispondere che gli uffici stanno predisponendo una risposta, ma a distanza di 15 giorni non abbiamo ancora ricevuto nulla pur sapendo che la messa in mora assegna solo 30 giorni per il pagamento del presunto debito

–            L’Assessora Loredana Paterna finge di non sapere nulla.

Come Sindacato siamo sempre stati disponibili a rivedere le nostre affermazioni in presenza di dati certi, ma non siamo disponibili a chiudere gli occhi sull’operato di un’Amministrazione qualunque essa sia.

Saremo costretti a passare alle vie legali?

LA LEGGE REGIONALE

La legge 27 del 2009 all’art. 35 dispone che i Comuni istituiscano una commissione che valuti le richieste di intervento economico presentate delle famiglie in difficoltà assegnatarie di un alloggio pubblico.

Abbiamo istruito una pratica per una famiglia abitante in una casa comunale e abbiamo cercato di protocollarla, ma i tempi che ci sono stati assegnati erano inaccettabili (30 giorni di attesa per un appuntamento al protocollo) per cui abbiamo spedito il plico dei documenti con raccomandata con ricevuta di ritorno.

L’Ufficio Protocollo, appena ricevuta la pratica, ha telefonato all’interessata (l’impiegata non si è nemmeno qualificata), invitandola in malo modo a riprendersi i documenti perché, secondo loro, la Commissione per le morosità incolpevoli nell’edilizia pubblica non esiste e accusando il sindacato di incompetenza.

Non contenti del modo assolutamente irrituale con cui avevano affrontato la questione, i responsabili dell’Ufficio hanno inviato una lettera di rifiuto della richiesta di intervento economico della famiglia.

Ora come Sindacato abbiamo inviato, via Pec, un’istanza di annullamento della decisione presa e, se necessario, chiederemo l’intervento del Tar.

In ogni caso rimane il comportamento inaccettabile degli Uffici che non assolvono i loro compiti secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

CONCLUSIONI

Ci è venuto il dubbio che questa Amministrazione comunale, che non risponde alle nostre lettere, i cui Assessori si rifiutano di incontrarci, che non risponde alle nostre richieste di residenza nonostante la normativa sia chiara in materia, che non applica le normative regionali, ci viene il dubbio che voglia fare la guerra al Sindacato, come sempre ha fatto la Destra nella sua storia recente e meno recente.

Siamo in grado di difenderci, anche se i tempi e i costi delle nostre iniziative continuano a lievitare, ma non possiamo accettare che per questioni ideologiche di un Sindaco e di una Giunta, ci vadano di mezzo famiglie che hanno problemi concreti da risolvere e che non chiedono altro che il rispetto dei loro diritti.

UNIONE INQUILINI NORD MILANO