Crediamo che la Giunta di Sesto abbia sfrattato le associazioni di via Giardini, non solo per vendicarsi dell’operato delle giunte precedenti, ma anche perché colpire le Ong e le associazioni che si occupano di accoglienza, di solidarietà, di diritti fa parte di una linea politica precisa.
La destra ha chiaro in mente che nel prossimo futuro i privilegi delle popolazioni dei paesi occidentali verranno messe in discussione sia dalla crisi economica che non ha possibilità di soluzione dentro questo modello economico, sia dai cambiamenti climatici che provocheranno migrazioni apocalittiche dai paesi aridi verso le zone temperate.
I sovranisti pensano di potersi trincerare dietro dei muri per difendersi senza capire che il fenomeno che oggi è solo agli inizi sarà incontenibile.
La gravità della situazione forse è data, più che dalle inottemperanze dei vari Salvini, D’Amico, Di Stefano, dal tempo che stiamo perdendo invece di predisporre politiche adeguate alle sfide che l’accoglienza ci porrà e ci sta già ponendo.
Lamentarsi per lo sfratto di associazioni storiche come l’Aned o indispensabili come l’Auser è assolutamente insufficiente, bisogna prendere coscienza che la partita è molto più grossa, che c’è di mezzo la visione generale di una società, del concetto stesso di umanità.
Se non si fa l’analisi giusta si sbagliano gli obiettivi e l’obiettivo non può essere limitato alla difesa di una sede, ma deve diventare la sconfitta di una linea politica che vuole perpetuare e aumentare le differenze, che vuole sacrificare la vita di miliardi di persone all’opulenza dei pochi, che vuole un mondo piramidale, gerarchico, repressivi, violento, autoritario, antidemocratico nel quale potere legislativo e giudiziario siano sottomessi all’esecutivo come nelle peggiori dittature. Il nuovo totalitarismo non si presenterà con le stesse modalità estetiche del passato, ma con gli stessi risultati sì, se non saremo in grado di sconfiggerlo.
Unione Inquilini – Sesto San Giovanni