FINALMENTE
Il Decreto interministeriale del 21 ottobre in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ha finalmente affermato che solo per un esiguo numero di Paesi (dove è possibile ottenere la documentazione di possedimenti catastali) i cittadini stranieri dovranno presentare l’attestazione del valore del patrimonio immobiliare all’estero dichiarato a fini Isee.
Cesserà la discriminazione nei confronti degli immigrati che ancora oggi vengono esclusi dalle graduatorie per la casa proprio a causa di un’interpretazione cavillosa e anticostituzionale del Decreto del Presidente della Repubblica 445 del 2000?
La battaglia contro l’esclusione dei bambini stranieri dalle mense scolastiche condotta a Lodi si è conclusa positivamente, quella contro l’esclusione degli immigrati dalle graduatorie casa è ancora in atto; abbiamo presentato due cause a Monza e una a Milano contro le discriminazioni che la Giunta di Sesto San Giovanni opera contro chi proviene da un Paese estero e le prime udienze si terranno a dicembre e a gennaio.
Abbiamo uno strumento in più a sostegno della nostra iniziativa ed è uno strumento importante, ma la situazione è ancora grave: le famiglie straniere che hanno diritto all’assegnazione di una casa vengono ancora convocate e immediatamente escluse dalle graduatorie, i giudici dei Tribunali continuano a rinviare le udienze nonostante la richiesta di procedura d’urgenza, le famiglie escluse continuano a vivere in situazioni abitative precarie, l’arroganza degli amministratori di Sesto San Giovanni continua a manifestarsi in spregio alle normative vigenti.
La lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni continua più forte di prima, ma non bisogna abbassare la guardia perché forze reazionarie e razziste occupano ancora importanti centri di potere e sono pericolose per la democrazia. Ancora in pochi se ne rendono conto e sottovalutano quello che sta accadendo in Comuni come Sesto San Giovanni.
link al decreto
TUTTI COLORO CHE DOVESSERO SUBIRE L’ESCLUSIONE DALL’ASSEGNAZIONE A CAUSA DEL CERTIFICATO DELLE PROPRIETA’ ALL’ESTERO SI RIVOLGANO AL SINDACATO PER AVVIARE RICORSI AL TAR