IL COMUNE SFRATTA LE FAMIGLIE RICOVERATE IN RESIDENCE E IN SUBAFFITTO
L’emergenza sfratti a Sesto si sta diffondendo più velocemente rispetto a prima in quanto la nuova Amministrazione Comunale ha deciso di chiudere le sublocazioni in essere (60 famiglie ) – chiudere la convenzione con la Fondazione Arca che finora ha permesso a 20 di famiglie di avere una casa al Residence in via Fiorani e altrettante famiglie sistemate a Cinisello , ma di fatto residenti a Sesto , sempre tramite la Fondazione Arca .Oltre a queste si aggiungono gli sfratti che continuano senza tregua a colpire famiglie sestesi con bambini anche in tenera età .
Togliere i fondi per le sistemazioni provvisorie in essere senza dare nessuna alternativa alle famiglie, sistemate dalla precedente Amministrazione Comunale , equivale ad avere altre 100 famiglie in strada pechè non hanno il reddito per andare in affitto sul libero mercato . La vecchia amministrazione ha cercato di liberarsi delle famiglie mandandole negli Hotel fuori Sesto : a Lodi,a Mapello, a Bergamo. Le famiglie dopo un anno fuori Sesto hanno perso la residenza perdendo con essa anche altri diritti ( medico di base – scuola per i figli etc. – possibilità di avere una casa popolare a Sesto ).
La nuova amministrazione invece conta di poter dare una soluzione alle famiglie in difficoltà solo attraverso il Bando sperimentale che da una parte dà meno punteggio a chi ha ricevuto uno sfratto e dall’altra é discriminatorio sia nei confronti degli stranieri che da anni ormai vivono nella nostra città ( precedenza a chi ha più anni di residenza in Lombardia ) che degli italiani che, pur avendo subito lo sfratto, non rientrano nelle categorie previste: indigenti, famiglie monoparentali, giovani coppie , anziani , invalidi e forze dell’ordine.
La nuova Legge Regionale varata nel 2016 si pone come obiettivo primario quello di “ soddisfare il fabbisogno abitativo primario e ridurre il disagio abitativo dei nuclei familiari “ ( art. 1 ) però solo per alcune categorie di persone, cancellando di fatto il diritto ad una casa per tutti quelli che non rientrano in queste categorie .
La stessa Legge , pur nella sua incoerenza , prevede anche che in casi di SFRATTO ESECUTIVO ( art.23 comma 13 ) , si possa ricorrere all’utilizzo di appartamenti pubblici o privati per un periodo temporaneo di un anno , ma questa amministrazione non ha intenzione di utilizzare questo strumento.
Diciamo che la storia si ripete con l’aggiunta di nuovi paletti che mettono in difficoltà chi si trova già in difficoltà . Non ci sembra un modo equo di governare quello di occuparsi di qualcuno e di qualcun altro no. L’Ufficio Casa spinge le famiglie verso la disperazione più completa dicendo loro
– di andare a cercare una casa sul libero mercato anche se non hanno il reddito per pagare un affitto di 600/700 al mese
– di andare a cercarsi un lavoro anche se sanno benissimo che ad una certa età un lavoro non te lo dà più nessuno oggi
– di andare fuori Sesto dove gli affitti sono più bassi .
Vista la latitanza su questo tema anche da parte della nuova amministrazione il nostro sindacato si mette a disposizione per tutti quanti in questo momento si trovano in difficoltà e non ricevono aiuto né sostegno da parte dell’Ufficio Casa , per organizzarsi insieme e portare all’attenzione di tutta la città una questione che deve avere la PRIORITA’ IMMEDIATA nell’agenda della politica sestese tutta .
CONFERENZA STAMPA CON LE FAMIGLIE IN SUBAFFITTO E RICOVERATE IN RESIDENCE
MERCOLEDI’ 7 marzo 2018 alle ore 17,30 nella sede del sindacato in via Marx 495 (in fianco alla farmacia)
Comitato Diritto alla Casa – Unione Inquilini Sesto San Giovanni via F.lli Bandiera, 200 Sesto San Giovanni