Sesto, Unione Inquilini 25/05: l’amministrazione sfratta gli abitanti dalla Casa Albergo

SESTO SAN GIOVANNI: PER IL DIRITTO ALLA CASA, CONTRO UN’AMMISTRAZIONE CHE ABBANDONA I DEBOLI E DEMOLISCE LO STATO SOCIALE

MANIFESTAZIONE CITTADINA SABATO 25 MAGGIO 2024 DALLE ORE 15,00 CON PARTENZA DALLA CASA ALBERGO IN VIA FOGAGNOLO N° 29

L’ultimo atto politico di disprezzo e aggressione del Sindaco Di Stefano e della sua Giunta allo Stato Sociale della Città e contro i cittadini poveri di Sesto:

l’Amministrazione con delibera n. 23/2024 del 12/02/2024 HA DECISO DI VENDERE LA “CASA ALBERGO” DI VIA FOGAGNOLO DI PROPRIETA’ COMUNALE CON DENTRO PIU’ DI 100 ABITANTI

Una Giunta disumana, irresponsabile ed estranea ai bisogni della Città ha deciso di mettere in vendita la Casa Albergo che costituisce, da oltre 30 anni, una salvezza per centinaia di persone in difficolta.

Solo alcuni esempi per far comprendere l’enormità  della ferocia di questi politici:

–        nella Struttura abitativa abita un anziano di 78 anni in salute al quale, dopo anni di domande di assegnazione di una casa pubblica senza risposta hanno proposto di trasferirsi in un ospizio e, dopo il suo rifiuto, gli hanno offerto di trasferirsi in una “camerata” in condivisione con altre persone;

–        stanno facendo “pressioni” ad una madre di due figlie di 15 e 19 anni (collocata in Casa Albergo in regime di protezione dopo le violenze del marito) chiedendole di lasciare la Struttura per traferirsi con le figlie nel Centro per senzatetto di viale Ortless di Milano;

–        ad un’altra madre sola con due minori hanno offerto un progetto di Housing Sociale che prevede il suo trasferimento in una abitazione in coabitazione con altre madri con figli;

–         e ancora, solo per citare l’ultimo tra i tanti esempi, chiedono di lasciare la Casa Albergo ad una madre disoccupata con la figlia invalida poiché affetta da schizofrenia senza offrire alcuna soluzione.

La ciliegina sulla torta: negano la residenza a gran parte degli abitanti della Casa Albergo pur vivendo queste persone da anni a Sesto San Giovanni nella struttura comunale, con ciò violando la legge, pensando in tal modo di sgomberare un centinaio di persone senza farsene carico poiché non residenti.

Molti inquilini della Casa Albergo sono cittadini sestesi poveri ai quali vengono negati diritti e dignità e che, peraltro, in maggioranza pagano Euro 500,00 – 600,00 al mese per un posto letto.

La memoria storica: l’Amministrazione del Sindaco Di Stefano, dopo avere discriminato centinaia di famiglie straniere dall’anno 2017 escludendole dal legittimo diritto di vedersi assegnate case popolari – e per tale motivo il Comune ha subito ben quattro condanne giudiziarie – dopo aver demolito la politica della sublocazioni sfrattando direttamente famiglie con minori – e per tale motivo il Comune ha subito una condanna giudiziaria dal TAR LOMBARDIA – dopo avere  cancellato i fondi per il sostegno aggiuntivo dei bambini disabili nelle scuole – e per questo la Giunta Di Stefano ha subito altre due condanne giudiziarie per condotta discriminatoria, oggi completa l’opera di aggressione ai cittadini poveri della Città e al suo Stato Sociale svendendo la Casa Albergo di via Fogagnolo.

Il progetto politico della destra di esclusione sociale e di espulsione dalla città delle famiglie italiane e straniere a basso reddito e di qualunque cittadino portatore di fragilità si sta realizzando.

Sette condanne giudiziarie di cui sei per condotta discriminatoria in sette anni di governo della destra nell’ex Stalingrado di Italia costituiscono un ben poco onorevole record nazionale, ma soprattutto rendono evidente la linea politica di questa Amministrazione:

La logica liberista del profitto applicata in ogni settore della società, per la quale non esistono diritti sociali; cittadini fragili della Casa Albergo trattati come merce che può essere svenduta; bambini disabili nelle scuole ai quali vengono fatte mancare le ore di sostegno aggiuntivo così mettendo in difficoltà famiglie già provate; cittadini stranieri soggiornanti di lungo periodo (che col loro lavoro pagano le pensioni dei nostri anziani) ai quali è stato illegittimamente negato il diritto alla casa popolare,  centinaia di residenze negate con l’obiettivo di non farsi carico dei bisogni di persone che vivono in città.

L’ideologia liberista, per la quale l’unico modello possibile è quello del profitto, del consumo e della competizione, ossia dello scontro dell’uomo contro l’uomo per prevalere, produce una società nella quale vengono progressivamente erosi se non cancellati i diritti fondamentali dei cittadini quali quello alla salute, alla casa e all’istruzione. Se la stella polare delle politiche liberiste è il profitto diventa normale privatizzare la sanità pubblica e quindi poi dover attendere mesi per un accertamento che potrebbe salvare la vita, così come rende normale che i Piani Urbanistici non vengano più realizzati dalla Politica, ma dai Costruttori Edili e dalle Banche, con la conseguenza che nelle nostre Città sta diventando sostanzialmente impossibile reperire un alloggio in locazione a prezzi accessibili per i lavoratori, con redditi anche medi.

Riassumiamo il modello di gestione politica della Città della Giunta sestese: insieme alla Casa Albergo hanno messo in vendita gli Uffici comunali di via Benedetto Croce; stanno vendendo diversi alloggi popolari di proprietà comunale in via Livorno; hanno messo all’asta negli anni scorsi le sedi di associazioni sestesi antifasciste come l’ANED; hanno cacciato Emergency dalla sua sede storica; hanno di fatto reso inoperativo “Spazio Arte”, nel quale venivano realizzate dalla Associazione culturale “Ciao Amore Onlus” numerose iniziative per i bambini disabili, corsi di inglese e di informatica per i giovani della Città; da quando hanno vinto le elezioni nel 2017 la Biblioteca Centrale è rimasta sostanzialmente sempre chiusa, la piscina comunale in periferia di via Marzabotto e la scuola calcio Città di Sestopure.

Il risultato, dopo sette anni di queste politiche: desertificazione sociale ed economica, servizi sempre più inaccessibili, una città svenduta nel suo patrimonio.

In questo contesto si inserisce il dramma abitativo di migliaia di cittadini sestesi i quali, a fronte di centinaia di alloggi pubblici e migliaia di abitazioni private vuote non riescono a trovare risposte al bisogno abitativo.

Per una Giunta che evidentemente non concepisce la Politica come servizio ai cittadini, risulta normale non assegnare circa 150 alloggi pubblici vuoti a fronte di famiglie con minori sfrattate senza soluzione, così come rientra nella logica di non riconoscere alcun valore ai bisogni di cittadini in grande difficoltà, assegnare   nell’anno 2023 solo un alloggio pubblico al mese.

Sesto san Giovanni è dunque governata da un ceto politico inadeguato, che sta svendendo la Città, che considera la povertà una colpa e lo Stato Sociale una spesa da eliminare insieme ai cittadini in difficoltà.

Per opporci a queste politiche antipopolari siamo costretti a organizzare una MANIFESTAZIONE PER IL DIRITTO ALLA CASA, CONTRO LO SGOMBERO DALLA CASA ALBERGO E CONTRO OGNI SFRATTO SENZA UN PASSAGGIO DA CASA A CASA,

SABATO 25 MAGGIO 2024 DALLE ORE 15,00 CON CONCENTRAMENTO DALLA CASA ALBERGO IN VIA FOGAGNOLO N° 29, SESTO SAN GIOVANNI (MI)

Per una Città caratterizzata dai valori di uguaglianza e solidarietà sociale, contro le politiche liberiste di macelleria sociale della Giunta Di Stefano

Resistiamo e reagiamo alla guerra quotidiana della politica contro i poveri!!!

NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE

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