Articolo di Redazione – di Mario Piromallo
Mattinata veramente pessima per i “Diritti Umani” e per una famiglia sfrattata, vissuta a Sesto San Giovanni in via Levi n. 22! Purtroppo non sarà l’ultima per questo Settembre Rosso a Sesto San Giovanni!
Infatti, sempre a Sesto San Giovanni, sono 700 le famiglie che rischiano lo sfratto esecutivo!
Ricordiamo che Venerdì 16 settembre, in via Solferino n. 14 ore 9,00 – ci sarà un altro Picchetto di U.I. per un altro sfratto! Serve la presenza di tutte/i
E il Comune? Il Comune, con la sua nuova amministrazione, in continuità con la precedente, e/o l’assessore alla partita, non erano presenti!
Il proprietario del palazzo al numero civico 22, tramite sua moglie, l’avvocato di parte, sono riusciti nell’intento di sfrattare una famiglia di 4 persone con 2 figli piccoli (minori), nonostante l’inquilino pagasse regolarmente l’affitto!
L’alloggio in emergenza abitativa, nel frattempo, c’è però non c’è perchè non è ancora stato assegnato! Quindi la famiglia è in mezzo alla strada!
L’Unione Inquilini, le forze democratiche che rappresentano i partiti all’opposizione di questa giunta e le persone presenti, sempre troppo poche vista l’emergenza, purtroppo poco sentita, nella nostra città, non sono riusciti a far rimandare lo sfratto di altri 2 mesi per dare la possibilità di far assegnare dal Comune, in grave ritardo, una sistemazione a questa famiglia!
Stamattina, l’Ufficiale Giudiziario ha confermato l’esecuzione immediata dello sfratto!
Sono stati chiamati i fabbri, guarda caso già presenti sul luogo, per sostituire la serratura di casa!
La richiesta dell’Unione Inquilini di poter dare a questa famiglia la possibilità di trovare una degna e tempestiva sistemazione non è stata accolta e la decisione di procedere con lo sfratto, dopo un paio di rinvii, alla fine è stata presa!
Ora dobbiamo farci alcune domande, alcune delle quali hanno già le risposte!
Perché siamo giunti a questa situazione insostenibile dopo 5 anni e qualche mese di questa amministrazione, con 700 famiglie nelle stesse condizioni di questa, che rischiano di finire in mezzo alla strada?
Perché, nonostante ci siano decine di alloggi liberi non si è trovata una soluzione immediata per evitare questa ingiustizia sociale?
Perché l’amministrazione, come al solito, non era presente per dare sostegno alla famiglia?