Di Antonella Zambelloni. Ancora pochi giorni per potere visitare la mostra “Di boschi, di acqua, di terra” di Erminio Annunzi presso la Civica Fototeca Tranquillo Casiraghi in via dante 6 a Sesto san Giovanni.
Annunzi ha collaborato con varie riviste italiane ed estere di natura a carattere divulgativo e scientifico e sue immagini sono apparse su libri e guide naturalistiche. Inizia nel 1992 una collaborazione con l’agenzia fotografica “Daily for Press” e per l’agenzia “Associated Press”, occupandosi di fotografia sportiva e reportage; è grazie a queste collaborazioni che pubblica fotografie sulle maggiori testate giornalistiche italiane. Parallelamente al lavoro professionale di fotografia corporate, pubblicitaria e di paesaggio, ha intrapreso personali progetti sul paesaggio naturale ed urbano. Dal 1999 è docente di tecnica fotografica, fotografia di paesaggio e creatività presso ISTITUTO ITALIANO DI FOTOGRAFIA. Parallelamente al lavoro di fotografo e docente, ha svolto per diversi anni il lavoro di giornalista freelance. Molte sono state le mostre e le esposizioni realizzate, in Italia e all’estero.
In questa mostra Annunzi ci mostra ciò che è sotterraneo, occulto, silenzioso dei paesaggi che ci circondano. Non è solo una questione di reportage, è piuttosto la ricerca continua e infaticabile della bellezza che si cela dietro alla realtà. Fioriscono i legami di memoria tecnica, che consente di accostare linguaggi e strumenti, analogici e digitali. Annunzi ci mostra il Parco del Ticino, luogo amato ed emblematico. L’amore per i paesaggi che si snodano attorno al fiume Ticino esprime la profonda convinzione dell’autore di rappresentare il quotidiano, il familiare, il domestico. Un territorio reso, nelle fotografie in mostra, con tratti essenziali, assimilabili all’incisione. Protagonisti assoluti, assieme all’acqua e alla foschia, gli alberi. Siamo immersi in un’atmosfera surreale quasi e magica, in cui il profondo legame con la natura emerge in tutta la sua forza, non attraverso il rigore della classificazione, ma attraverso la magia del sentimento, del soggettivo, dell’animo.
La mostra organizzata con il patrocinio del comune di Sesto san Giovanni in collaborazione con la FIAF e del GFS sarà visitabile gratuitamente fino al 7 novembre. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 02/36574350 o scrivere a fototeca.sesto@csbno.net o visitare il sito http://www.gieffesse.it/beta/la-fototeca.