Luogo della sparatoria – immagine da La Repubblica
E’ il killer di Berlino Anis Amri l’uomo morto la scorsa notte nel Milanese, durante un conflitto a fuoco con la polizia. Amri, durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni, intorno alle 3, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo.
Secondo quanto riferito dalla polizia, la Volante si sarebbe fermata in piazza Primo Maggio, di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un normale controllo. L’uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, sparando all’uomo, poi deceduto. L’uomo, che con sè non aveva documenti, non è ancora stato identificato. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all’ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, è arrivato in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno al’una di notte. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove attorno alle 4 ha incrociato i due agenti della volante che poi, durante una sparatoria, lo hanno ucciso. (ANSA)
L’attentatore di Berlino Anis Amri ucciso a Sesto: ha urlato “Allah Akbar”. Era appena arrivato da Parigi. Ha sparato agli agenti non appena gli hanno chiesto di esibire i documenti
di CARLO BONINI e MASSIMO PISA
L’attentatore di Berlino, Anis Amri, aveva cercato riparo in Italia, a Sesto San Giovanni (Milano). Ma appena sceso da un treno preso in Francia è incappato in un controllo di polizia. Ed è stato ucciso.
Non era una ‘normale’ sparatoria quella che si è verificata nella notte a Sesto San Giovanni. Il sospetto degli uomini della Digos è che dietro la reazione improvvisa e violenta di un uomo fermato per strada per un controllo documenti ci sia il terrorismo internazionale. E’ successo alle tre di notte in piazza I Maggio, fuori dalla stazione di Sesto. Un uomo è morto – centrato dai proiettili della polizia – dopo aver urlato “Allah Akbar” e aver sparato a due agenti che gli chiedevano di mostrar loro i documenti. Uno è stato ferito a una spalla.
Un latitante ‘pesante’. La vicenda è stata presa in carico dagli esperti della Digos che si occupano di controlli antiterrorismo. Le impronte digitali hanno identificato la persona uccisa dai poliziotti come un latitante ‘pesante’, uno che non voleva e non poteva essere controllato dalla polizia. Nello zaino aveva un biglietto del treno, era appena arrivato dalla Francia.
La ricostruzione. Le tre di notte in piazza I Maggio, zona stazione. Una volante del commissariato viene inviata dopo una chiamata: qualcuno ha udito degli spari. I poliziotti arrivano e trovano un uomo, un maghrebino. E’ a piedi, solo. Alla richiesta del capopattuglia di far vedere i documenti, estrae una pistola calibro 22 dallo zaino e spara. Lo centra a una spalla e si nasconde dietro un’auto. Gli agenti rispondono al fuoco, sarebbe un colpo partito dalla pistola dell’autista a ucciderlo. Il poliziotto è stato operato al San Gerardo di Monza. (fonte: La Repubblica).
Nota di redazione : il viaggio del TIR utilizzato per la strage era partito da Cinisello Balsamo, ed a Sesto San Giovanni è stato intercettato l’attentatore. Dal nordMilano al nordMilano. Coincidenze inquietanti.