Sesto U.I.: per la democrazia è necessaria chiarezza da parte della giunta

Unione Inquilini

FORSE ABBIAMO CAPITO PERCHE’ L’ASSESSORE NON VUOLE UTILIZZARE LA GRADUATORIA DELL’EMERGENZA ANCHE SE GLIELO CHIEDE L’ASSESSORE REGIONALE DEL SUO PARTITO

La raccolta delle domande casa e le assegnazioni  tramite il Bando sperimentale (prima) e il bando tradizionale (poi) avvengono negli uffici senza nessun controllo. Le graduatorie sono criptate nel senso che non compaiono i nomi degli assegnatari e gli indirizzi delle case assegnate, ma solo codici per cui non è possibile fare ricorsi.

Le operazioni relative alla gestione del patrimonio pubblico non sono trasparenti, gli aspiranti assegnatari possono controllare solo il loro punteggio, ma non sono in grado di verificare se sono stati scavalcati ingiustamente da altri con meno diritti.

L’assegnazione con la graduatoria dell’emergenza invece prevede che la commissione comunale venga affiancata da quella allargata alle forse sociale e ai sindacati casa.

Quando il sindaco afferma che le vecchie amministrazioni assegnavano molte case agli stranieri (i dati forniti dal sindaco non sono comunque corretti) mentre loro le assegnano quasi tutte agli italiani nasce un dubbio.

Vuoi vedere che non attivano le assegnazioni in emergenza perché non vogliono controlli su quello che fanno?

Rifiutando la graduatoria in emergenza però non discriminano solo gli stranieri, ma anche gli italiani perché nella graduatoria di emergenza la presenza delle famiglie sestesi e straniere è al 50% e sono famiglie che hanno già subito lo sfratto e si trovano in situazioni precarie: coabitazioni, residence, sub affitto scaduto, scantinati, Casa Rossa Rossa.

Una considerazione nasce spontanea:

Al Sindaco e all’Assessore non interessa una politica della casa che dia risposte concrete alle persone, ma interessa solo la propaganda, il loro obiettivo è comunicare alla stampa che hanno dato poche case agli stranieri.

Dovrebbero cambiare lo slogan, invece che “prima gli italiani” dovrebbero dire “prima i nostri interessi di partito”.

Unione Inquilini