A Sesto S. Giovanni, con decisione della Giunta precedente, finalmente chiudono il pessimo inceneritore in Via Manin che brucia i rifiuti; ma ora si decide di attivare al suo posto un inceneritore che bruci i fanghi di depurazione…così non va!
Ci troviamo a parlarne il primo mercoledì di ogni mese alle ore 21,00 – c/o il Comitato Inquilini di via Marx (di fianco alla farmacia e di fronte a Il Gigante).
E NOI?
Qualche settimana fa lo sciopero mondiale per il clima e il futuro del pianeta ha messo in evidenza la grande attenzione che c’è su questo tema.
Anche da noi.
C’è una forte sensibilità al cambiamento climatico, all’innalzamento delle temperature, all’inquinamento atmosferico, all’utilizzo di impianti e macchinari e ai loro effetti sul clima, sull’ambiente e sull’uomo.
Anche da noi.
La Commissione Europea ha emanato delle linee guida per ridurre l’uso degli inceneritori e il loro finanziamento favorendo invece processi di recupero circolari, come la digestione anaerobica.
A Sesto S. Giovanni, qua dietro, finalmente chiudono il pessimo inceneritore che brucia i rifiuti.
Ma decidono di attivare al suo posto un inceneritore che bruci i fanghi di depurazione.
Da noi le reazioni a questa scelta sono molto scarse.
Se è vero che noi siamo preoccupati e sensibili al futuro ambientale com’è possibile che attivino un inceneritore pericoloso e inopportuno per l’ambiente e nessuno reagisca?
Esistono valide alternative a quella di bruciare i fanghi. La stessa società che progetta l’inceneritore (il CAP) le usa in altri suoi impianti. Usa la digestione anaerobica e l’ossidazione a umido.
Perché da noi devono essere bruciati?
Come già detto nei volantini precedenti noi ci troviamo a parlarne il primo mercoledì di ogni mese alle ore 21,00 – presso il Comitato Inquilini di via Marx (di fianco alla farmacia e di fronte a Il Gigante).
Vieni.
Sesto S. Giovanni, 1 aprile 2019